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Come deve cambiare la Pubblica amministrazione secondo Zangrillo

Zangrillo Pa

Nell’intervista al Tempo, il ministro ha detto che si deve “innovare la Pa, renderla competitiva con le sfide e attuare quel necessario processo di rinnovamento che serve”

Innovare, ringiovanire, meritare. Possono essere questi tre verbi a rappresentare la linea rossa che dovrà essere seguita nell’ambito della Pubblica amministrazione. A tracciarla è stato il primo responsabile del sistema, il ministro di Corso Vittorio Emanuele Paolo Zangrillo.

LA NUOVA PA SECONDO ZANGRILLO

Rispondendo a Mario Benedetto sul Tempo, Zangrillo dice che con la nuova scuola della Pa, inaugurata simbolicamente a L’Aquila (quattordici anni fa, domani, il tragico terremoto delle 3.32 di notte), “non intendo fare riforme epocali, ma che il mio obiettivo è far in modo che le cose accadano: innovare la Pa, renderla competitiva con le sfide e attuare quel necessario processo di rinnovamento che serve. Senza una giusta attenzione verso le persone non sarebbe possibile attuare nessuno di questi obiettivi, per questo è necessaria una piccola rivoluzione culturale per orientare il nostro capitale umano ad accogliere i cambiamenti e trasformarli in opportunità”.

NASCE SYLLABUS

Tutto sulla formazione, dunque. Ecco allora un nuovo strumento: “Con Syllabus, la piattaforma per la formazione disponibile per tutte le amministrazioni, totalmente rinnovata e arricchita di nuove funzionalità, mettiamo a disposizione di tutti i dipendenti pubblici piani personalizzati di formazione, corsi in continuo aggiornamento, opportunità di valutazione e misurazione del proprio percorso formativo e dei progressi raggiunti”, aggiunge in merito Zangrillo.

L’obiettivo finale è arrivare a “un livello di formazione che deve raggiungere il 30% dei dipendenti entro fine anno”, da ampliare al 50% nel 2024 e al 70% entro due anni. Obiettivi grandi per un sistema in cui c’è parecchio da riformare. E allora serve anche una svolta digitale, sostiene il ministro. “Un sistema totalmente digitalizzato che velocizza, snellisce e accelera la selezione del personale da inserire nella PA”, dice parlando del portale InPA.

LA RIFORMA DEL PERSONALE DELLA PA

Ma anche sul lato umano va fatto molto. Oggi era prevista la discussione della bozza sui nuovi ingressi di personale nei ministeri ma, stando alle cronache, tutto è rinviato alla prossima settimana. In ambito Pa, “il dipartimento della funzione pubblica è al lavoro per dare attuazione al decreto-legge “Ricostruzione” attraverso una ricognizione puntuale delle unità di personale da stabilizzare e degli oneri per le assunzioni a tempo indeterminato”.

Infine, tutto deve e dovrà svilupparsi – per un vero nuovo corso della pubblica amministrazione italiana – secondo la valorizzazione e il merito. “Stiamo lavorando sul piano della performance, sulle progressioni di carriera e sui meccanismi di premialità. Questo nuovo approccio al lavoro pubblico, disancorato da rigidi inquadramenti e carriere bloccate”, secondo Zangrillo “apre le porte a un importante ricambio generazionale che ci rende più attrattivi e competitivi”.

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