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Conferenza di fine anno amara per Draghi, sotto la spada di Damocle dell’Omicron

Draghi Conferenza

Draghi in conferenza stampa: “Raggiunti i 3/4 della popolazione che può vaccinarsi. Invito tutti a fare la terza dose. Questa è la priorità”

Sarebbe potuta essere la conferenza stampa in cui tirare le somme del PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza che, di fatto, doveva costituire la dorsale dell’azione di governo. E poteva essere anche la conferenza stampa in cui dire che la prima manovra dell’era Draghi, seppur con gran ritardo, è praticamente già portata a casa. Ma l’emergenza pandemica non è affatto finita. Anzi, dopo due anni, il Vecchio continente è ancora una volta l’epicentro di una nuova ondata. E allora il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella sua prima conferenza stampa di fine anno (in anticipo sui tempi anche per via dell’infuriare di Omicron) dovrà di fatto parlare ancora una volta di restrizioni e contromisure nella lotta al virus, in modo non dissimile da quanto fatto dal suo predecessore, Giuseppe Conte.


Domani il CdM varerà la nuova stretta, l’ennesima nel giro di poche settimane: con l’ultima si sono esclusi i non vaccinati dalla vita pubblica e dai servizi pubblici. Ora, probabilmente, si interverrà sui vaccinati, per fare in modo che continuino a essere in regola con le dosi, anche se, come abbiamo visto, un improvviso taglio di validità del Super Green Pass porterà parecchi italiani a ritrovarsi con un certificato di presunta immunità ormai inutile. Soltanto a gennaio saranno 15 milioni gli italiani attesi negli hub, che significa che torneremo a vedere le file dello scorso anno. Sempre a gennaio, però, è previsto il picco di contagi per la Omicron: rispetto ai calcoli del governo, nel Paese si è sfondata quota 30mila infetti un po’ prima di Natale, segno che il vantaggio che avevamo rispetto ai Paesi dell’Europa continentale si sta assottigliando.

“I vaccini restano lo strumento di difesa migliore”, ha scandito Draghi a inizio conferenza. “Abbiamo raggiunto i 3/4 della popolazione, la priorità ora è la terza”. “Siamo tra i Paesi più vaccinati nel mondo, anche all’interno dell’Unione europea”, ha sottolineato il presidente del Consiglio. “Dobbiamo difendere la normalità raggiunta: niente chiusure, scuola in presenza e socialità soddisfacente. Per farlo, prenderemo tutte le precauzioni possibili, di fronte all’alta contagiosità dell’Omicron, come mascherine anche all’aperto, ma non escludiamo il tampone: ogni decisione sarà guidata dai dati”.

“Il governo – ha aggiunto – resta pronto a intervenire in caso di nuovi rallentamenti dell’economia”. Quanto al PNRR: “Questo governo è nato perché chiamato dal presidente della Repubblica. Ha fatto tutto ciò che doveva fare. Raggiunti tutti i 51 obiettivi. Si aprirà il periodo di interlocuzione con la Commissione per accordare l’arrivo della tranche”. Quanto alla prosecuzione dell’attività governativa: “L’importante che il governo continui a essere sostenuto dalla più ampia maggioranza possibile”.

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