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Parte la Conferenza di Monaco sulla sicurezza, Meloni assente: c’è Tajani

Meloni Tajani Conferenza Monaco BAVIERA

L’appuntamento in Baviera durerà fino a domenica e coinvolgerà quaranta capi di Stato e oltre novanta ministri. Tutti i dettagli 

Il 24 febbraio si avvicina, tra una settimana si compirà il primo anno dell’invasione russa in Ucraina. Dodici mesi di guerra atroce che le truppe di Putin hanno deciso di estendere rispetto al fronte del Donbas, dove si combatteva già dal 2014. Oggi, a Monaco di Baviera (Germania) scatta la Conferenza sulla sicurezza. Obiettivo: fare il punto generale e affrontare il tema delle autocrazie e del loro posizionamento revisionista.

CHI PARTECIPA ALL’APPUNTAMENTO IN BAVIERA: TAJANI PER L’ITALIA

Cominciando da casa nostra, la premier Giorgia Meloni non ci sarà. Gli attacchi influenzali hanno sospeso l’agenda di Palazzo Chigi della settimana, nei giorni in cui si compie il tour europeo (ieri a Roma) del capo della diplomazia cinese Wang Yi per rilanciare i legami con Pechino. Giorni anche della visita di Roberta Metsola nella Capitale.

Una settimana, quella che si chiude oggi, che ha visto riemergere alcune tensioni in materia di politica estera tra gli alleati della maggioranza di governo dopo le parole di Silvio Berlusconi – fondatore e leader di Forza Italia – sulla figura di Zelensky e i suoi errori commessi a monte dell’invasione russa dell’Ucraina. E che si è protratta anche sulla scia dei malumori tra Meloni e Macron dopo la cena a Parigi proprio del leader di Kiev insieme al capo dell’Eliseo e al cancelliere tedesco Olaf Scholz.

L’AGENDA ITALIANA  ED EUROPEA

Sul fronte della postura di Roma verso la guerra di Mosca all’Ucraina, però, Meloni ha ribadito sempre la fermezza atlantista dell’Italia.

A rappresentare il governo insediatosi dopo il voto del 25 settembre scorso, il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. Roma ritorna, così, a Monaco dopo undici anni: allora, nel 2012, c’era Mario Monti.

L’Italia torna a partecipare dopo tanto tempo, dunque, e lo farà con un ruolo attivo sul tema della guerra ma anche su quello dell’energia. Sul quale l’impegno dell’esecutivo a guida FdI sta proseguendo il lavoro fatto già con Mario Draghi. Recenti, si ricorderanno, le dichiarazioni di Giorgia Meloni di fare di Roma un hub del gas del mediterraneo.

Qui l’agenda completa della Conferenza

Come da calendario, oggi pomeriggio il Vicepresidente esecutivo Frans Timmermans parteciperà alla tavola rotonda “Geopolitics of the Green Transition”. La Commissaria Ylva Johansson, invece, presenzierà alla tavola rotonda “Resetting Migration: Moving Toward Opportunities”. Domani sarà la volta della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la quale parteciperà alla tavola rotonda “More than the Sum of its Parts: The Birth of Geopolitical Europe”.

GLI ALTRI PARTECIPANTI

Come dettaglia Formiche, “Pochi giorni prima della conferenza è stato pubblicato il Rapporto sulla sicurezza di Monaco (Msr) in cui ampio spazio è dato alla guerra di aggressione della Russia che, di fatto, segna una svolta sia nella sicurezza europea che nell’ordine internazionale. Il paper intende contribuire al dibattito su come i difensori dell’ordine internazionale liberale e basato su regole possano ripensarlo per renderlo più resistente e attraente per un gruppo più ampio di Stati”.

Ma si parlerà anche di Iran. Tanto che “gli inviti sono partiti solo in direzione di esponenti dell’opposizione e non funzionari, perché nessuno vuole fare un assist a un regime che viola in modo così radicale i diritti umani fondamentali”.

Dunque, niente funzionari russi né del governo teocratico di Teheran. Ci saranno Emmanuel Macron, Kamala Harris, Andrzej Duda (Polonia), Jens Stoltenberg, “Presenti anche esponenti politici dell’opposizione russa, come l’ex oligarca Mikhail Khodorkovsky, l’ex campione mondiale di scacchi Garry Kasparov, il giornalista e premio Nobel per la pace Dmitri Muratov e Julia Navalnaja, moglie Alexei Navalny”, ricorda il quotidiano online.

 

 

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