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Elezioni suppletive e post berlusconismo, ecco il laboratorio del nuovo centro

Centro

Cosa si muove al Centro nel panorama politico italiano

Domenica 17 settembre potrebbe essere una delle date della legislatura da cerchiare in rosso: è il giorno in cui dovranno essere depositate le candidature, con i rispettivi contrassegni, per le elezioni suppletive del Senato nel collegio Monza-Brianza ed è la data che potrebbe dettare i tempi per la scissione del Terzo polo.

UN NUOVO CENTRO DOPO LA FINE DEL TERZO POLO?

Italia Viva e Azione molto probabilmente sosterranno candidati diversi e queste rispettive scelte potrebbero anche condizionare non solo la nuova fisionomia dei loro partiti ma anche delle alleanze tra i cespugli del centro politico in vista delle prossime europee.

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Nel collegio in cui era stato eletto Silvio Berlusconi i candidati al momento sono Adriano Galliani, con il pieno sostegno di tutti il centrodestra, e Marco Cappato che invece ha sparigliato a sinistra. Nelle ultime ore si fa sempre più insistente il nome a sorpresa di Cateno De Luca, sindaco di Taormina e leader di ‘Sud chiama Nord’ che, praticamente da solo, alle ultime politiche è riuscito a far eleggere un deputato e un senatore. Il suo movimento fa gola a tanti, ma il sindaco siciliano è una mina vagante, avendo già dato ampia dimostrazione di non essere assoggettabile né inquadrabile negli schemi classici della politica.

AZIONE E IV SEPARATI ANCHE PER LE SUPPLETIVE

Azione con il leader Calenda ha già espresso (almeno al momento) il proprio sostegno per la candidatura di Cappato, ma tutti guardano a Carfagna e Gelmini che  sembrano non avere alcuna intenzione di fare campagna elettorale per il rappresentante dell’associazione Luca Coscioni. Alle ultime politiche Berlusconi fu eletto nel collegio uninominale ottenendo oltre il 50% dei voti.

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Il candidato per il Terzo polo era Fabio Albanese che fu votato da 46 mila elettori superando il 10% dei consensi. Un patrimonio di voti che, quindi, probabilmente si disperderà a seguito del divorzio tra Calenda e Renzi.

COSA SI MUOVE AL CENTRO

Né tanto meno l’outsider Cateno De Luca, in contatto con entrambi e col probabile supporto di Letizia Moratti, sembra riuscire nel miracolo di far confluire su di lui le preferenze degli elettori di Azione e Italia Viva. D’altronde, a quanto pare, c’è chi non ci penserebbe due volte a votare Galliani, come Ettore Rosato che in una recente intervista al Quotidiano nazionale ha dichiarato di avere “molta stima” per l’ad del Monza calcio e di considerarlo “un moderato e una persona seria”. Senza dimenticare i trascorsi politici della Gelmini, per tanti anni coordinatrice di Forza Italia in Lombardia.

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Le elezioni suppletive, quindi, potrebbero rivelarsi a tutti gli effetti il banco di prova, il laboratorio centrista in vista della prossima tornata elettorale per le europee per le quali, ricordiamo, ad oggi vige il sistema proporzionale con sbarramento al 4%. Il quesito è: come e con chi si alleeranno i movimenti di Lupi, di Toti, l’Udc di Cesa, +Europa di Della Vedova e i partiti di Calenda e Renzi per poter superare la soglia e avere così rappresentanza al Parlamento europeo? Dinamiche che, inevitabilmente, sono destinate a riflettersi nella fisionomia del Parlamento italiano.

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