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Gallera, assessore alle gaffe. Tutte le sparate che rischiano di costargli il posto

Gallera

La Lega scarica l’assessore alla Sanità lombardo, già protagonista di molte altre cadute di stile che lo hanno reso sempre più inviso soprattutto a Matteo Salvini

Di scivolone in scivolone Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, sembra essere ormai arrivato alla porta. Non ci sarebbero infatti più reti di sicurezza per il politico locale che tutti gli italiani hanno imparato a conoscere per via delle dirette quotidiane dal Palazzo della Regione in pieno lockdown primaverile, quando Milano era sul fronte del Covid. Da subito molto a suo agio davanti ai riflettori, voce stentorea e appeal da vero anchorman, si è però sbracato forse troppo in fretta, collezionando una lunga serie di gaffe che sembrano averne accorciato la longevità all’assessorato.

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GALLERA ULTIMO ATTO?

Soltanto un mese fa Gallera si era salvato da una mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni. La maggioranza aveva fatto quadrato votando a suo favore più per salvare la giunta che per salvargli la poltrona. Come riportava infatti un articolo del Giorno, storico quotidiano meneghino: “L’unico ad intervenire dai banchi del centrodestra è stato Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia, il partito di Gallera, ma la sua è stata formalmente una dichiarazione di voto e sostanzialmente un attacco al Governo Pd-M5S più che una difesa dell’assessore”. E già allora le voci di un rimpasto subito dopo l’approvazione del bilancio a inizio 2021, insomma un prepensionamento dell’assessore deciso per via autonoma dalla maggioranza e non imposto dall’opposizione, erano piuttosto insistenti. Adesso dopo l’ultima sparata sembrano proprio inevitabili.

L’ULTIMA (?) GAFFE

La sfiducia o le dimissioni potrebbero arrivare a causa dell’intervista con la quale Gallera ha provato a giustificare il ritardo lombardo nelle vaccinazioni, ritardo ben evidenziato dal sito ufficiale del ministero della Salute. “Abbiamo medici e infermieri che hanno 50 giorni di ferie arretrate”, ha spiegato l’assessore ieri mattina alla Stampa. “Non li faccio rientrare in servizio per un vaccino nei giorni di festa”. Il Gallera – pensiero ha scosso per tutta la domenica il Pirellone e la giunta di Attilio Fontana. In serata l’irritazione della Lega è stata tale che da via Bellerio viene fatta trapelare una nota che sa di abbandono in autostrada al proprio destino: “Le dichiarazioni dell’assessore Gallera non sono state condivise e non rappresentano il pensiero del governo della Lombardia. Non possono comunque essere strumentalizzate dal governo Conte per accusare la Lombardia di ritardi nella campagna vaccinale”.

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TUTTI GLI INCIAMPI DI GALLERA

Del resto, Gallera non è nuovo a sparate rumorose. Passino le gaffe, ma anche sul fronte politico la sua stessa maggioranza non gli ha mai perdonato di aver approntato un piano vaccinale anti-influenzale non adatto all’emergenza sanitaria. E dire che aveva avuto tutto il tempo. Tante dirette sui social, insomma, ma pochi fatti. E quei pochi sono comunque sommersi dalle sue gaffe. La più nota fece intuire pure come non avesse capito nulla cosa indicasse l’indice R0: “Siamo a un indice di contagio dello 0,51 che cosa vuol dire? che per infettare me bisogna trovare due persone infette nello stesso momento. Non è così semplice”.  E se l’altra sua dichiarazione divenuta famosa (“se avesse chiamato il medico anche solo per un 37,5% di febbre…”) strappava al più una risata, aveva suscitato maggior indignazione il plauso indirizzato alle strutture ospedaliere private per avere, in piena pandemia, “aperto le loro stanze lussuose a pazienti ordinari, che venivano trasferiti dal pubblico”.

IL TAPIRO DI STRISCIA

Qualche settimana fa, mirabilmente, Gallera si era reso protagonista di una gaffe da record, senza nemmeno il bisogno di proferir parola: erano bastate infatti due foto su Instagram che lo ritraevano mentre faceva jogging e testimoniavano che avesse violato le limitazioni della sua stessa giunta sulle uscite dal territorio comunale. “Ero sovrappensiero”, provò a giustificarsi imbarazzato. Quello scivolone gli aveva fatto guadagnare il tapiro d’oro di Striscia la Notizia, l’ultima gaffe rischia invece di costargli la poltrona.

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