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La sfida dei nove per la città del Santo: Padova al voto

Sergio Giordani, Candidato Sindaco Di Padova

Le fisionomie del candidato sindaco di Padova sono molteplici, sono infatti in nove a contendersi la fascia tricolore della città del Santo

Anche Padova, come Belluno, andrà alle urne il prossimo 12 giungo. Le fisionomie del candidato sindaco di Padova sono molteplici, sono infatti in nove a contendersi la fascia tricolore della città del Santo, sette uomini e due donne e 24 le liste a loro sostegno. Cerca una riconferma Sergio Giordani, sindaco uscente di centro sinistra, sarà sfidato da Francesco Peghin per il centrodestra, da Lorenzo Innocenti per Torna Padova, Francesca Gislon per l’omonima lista, Paolo Girotto con la lista 3V Verità e Libertà, Luca Lendaro per l’ultra sinistra, e dai civici Domenico Minasola, Chiara Zoccarato, e Salim El Maoumed.

SERGIO GIORDANI: SINDACO E CANDIDATO SINDACO PER PADOVA

Amo troppo Padova e ci sono tante cose che mi piacerebbe portare a termine”. Con queste parole il sindaco Sergio Giordani ha annunciato la sua ricandidatura alla poltrona di primo cittadino della città euganea.  A sostenerlo 9 liste: PD, 5 stelle, Coalizione Civica, Per Padova, Europa Verde, Padova bene comune, Padova Insieme, Padova Futura e la lista Giordani sindaco. Il sostegno del M5S non è stato scontato, tanto che l’ufficialità è arrivata solo a maggio con la sottoscrizione di un accordo tra il sindaco Giordani e il ministro Federico D’Incà. “Conoscendo Giordani e tutto il lavoro che ha fatto, è stato assolutamente naturale sostenerlo – ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento del candidato sindaco per Padova del centrosinistra -. Ci ha dato anche molti consigli durante il periodo più difficile della pandemia. Ha un valore umano non comune”. A giugno di cinque anni fa Giordani raccolse al primo turno il 29,2% dei voti, a circa 10 punti dal leghista Massimo Bitonci. Al ballottaggio, grazie al contributo dell’area che faceva capo ad Arturo Lorenzoni (oggi portavoce dell’opposizione in consiglio regionale), Giordani ribaltò il risultato, staccando di 4.300 consensi l’attuale deputato del Carroccio. Imprenditore nel settore dell’abbigliamento sportivo, negli anni ha ricoperto incarichi nella Camera di Commercio di Padova, in PadovaFiere S.p.A., nell’Aeroporto Civile di Padova, Giordani è stato presidente del Padova Calcio fino al 1996. “Posso dirvi che Padova la metto nella parte felice della mia Moleskine – ha detto il segretario del PD Enrico Letta presenziando a un evento a sostegno della candidatura di Giordani -. Ci sono le città che creano casino, e per le quali tocca ogni volta cercare di mettere insieme le persone. Non ho mai dovuto mettermi a sanare conflitti interni, questo è merito di Sergio Giordani, dei padovani. Un candidato con un fortissimo profilo civico, che noi vogliamo rilanciare e rendere ancora più evidente. Sono molto fiducioso che i cittadini di Padova gli confermino la fiducia”

PEGHIN, CANDIDATO SINDACO DEL CENTRODESTRA TRA POLEMICHE E FUOCO AMICO

Francesco Peghin sarà il portabandiera del centrodestra. Velista ed ex numero uno degli industriali padovani, sarà sostenuto da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Coraggio Italia, Più Padova, Il Popolo della Famiglia e dalla lista Francesco Peghin. Il suo nome è stato mal digerito dalla Lega non salviniana, che l’ha visto come un’imposizione “romana”. Tanto che il candidato sindaco per Padova del centrodestra è finito sotto il fuoco amico del leghista Marcello Bano, per aver pubblicato nel suo opuscolo elettorale una foto con il campione paralimpico Alex Zanardi. L’accusa mossagli da Bano, primo cittadino di Noventa Padovana, Comune in cui risiede l’ex pilota di Formula 1, è di sciacallaggio per aver utilizzato una immagine del campione a fini elettorali. La replica di Peghin non si è fatta attendere. “Sono molto orgoglioso di quello che, in tema di disabilità e di inclusione sociale, siamo riusciti a fare al Musme, il Museo della medicina di cui sono stato presidente e al quale, a dicembre 2017, Alex decise di regalare una delle sue handbike. Un grande momento della mia vita – ricorda l’ex numero uno di Confindustria Padova – che porterò per sempre nel cuore”. Per ciò che riguarda l’amministrazione della città, Peghin ha stilato un programma in 10 punti, dalla sicurezza agli anziani soli, passando per i padovani in difficoltà e il caro prezzi, fino al “no” all’apertura di nuovi supermercati, all’utilizzo degli autobus elettrici al posto dei tram sulla futura linea Rubano-Vigonza e alla realizzazione di un parcheggio con almeno mille posti auto all’interno dell’ex caserma Prandina. “Dopo cinque anni di un sindaco che ha comandato più che governato – ha detto Peghin – adesso Padova ha bisogno di un sindaco che faccia davvero squadra e che non ci faccia perdere altro tempo ed altre opportunità. E in questo senso, farò sinergia con il governatore Zaia, il campione del civismo e del centrodestra unito a livello regionale, cioè quello che io vorrei essere per la nostra straordinaria città”.

IL PROF. LENDARO: DAI CENTRI SOCIALI AL COMUNE

La sinistra padovana, se dovesse reputare il sindaco Giordani troppo moderato, può scegliere l’esponente della sinistra radicale Luca Lendaro, 32 anni, insegnate precario, attivo da lungo tempo nei movimenti cittadini per il lavoro, la solidarietà, la difesa dell’ambiente e ha contribuito alla nascita dello spazio sociale Catai e dell’esperienza di Casetta Berta. “Per me fare politica non è una pausa dagli affari, un hobby – ha detto il candidato sindaco della sinistra– o un modo per fare carriera dentro a partiti che da tempo hanno perso ogni credibilità. È semplicemente l’unica via per avere una vita migliore, tutte e tutti insieme”. Con lui la lista Tutta nostra la città, che propone molti candidati under 40 a maggioranza femminile. “La nostra lista è composta da persone comuni, che vivono sulla propria pelle le ingiustizie e le disuguaglianze sociali – ha aggiunto Lendaro–. Nessuna fa politica per professione, ma tutte si interessano di politica nel senso più nobile del termine”.

PAOLO GIROTTO: VETERINARIO, COMPLOTTISTA (AUTODICHIARATO) E CANDIDATO SINDACO DI PADOVA

Paolo Girotto ci riprova. Dopo aver concorso come presidente della Regione Veneto (ottenendo lo 0,88% dei voti), l’esponente del Movimento 3V, si candida a sindaco della città del Santo. “Padova è una città morta – ha detto Girotto -. Di fronte a questo tsunami anti-democratico e alla follia della pandemia mi sono reso conto che bisogna alzare il livello di protesta”. Veterinario in quel di Montegrotto Terme, segue i principi della medicina naturale e dell’omeopatia, si è autodefinito “complottista” in merito alla pandemia da Covid19. “Sono orgogliosamente complottista quando dico e sono sicuro del fatto che non può essere credibile la spiegazione ufficiale, quella secondo cui il virus, in soli 6 mesi, avrebbe fatto il salto di specie dai pipistrelli all’uomo. Questo è inconcepibile”, ha detto al Corriere della Sera.

CHIARA ZOCCARATO: LA CANDIDATA DEI FUORIUSCITI DAL M5S

Chiara Zoccararto è l’ultima, in ordine cronologico, candidata a sindaco di Padova. Sostenuta da Alternativa, il gruppo nato da alcuni fuoriusciti del Movimento Cinque Stelle, è impiegata in un’azienda e madre di due giovani adolescenti. “Siamo qui per dire che un’alternativa c’è per la città – spiega la candidata -.Vogliamo riportare l’amministrazione cittadina ad assolvere al suo compito principale, essere il fornitore di servizi pubblici essenziali su tutto il territorio comunale, che devono essere efficienti e continuativi. Ci sono quartieri periferici che vengono continuamente ignorati nelle loro esigenze”. Chiara Zoccarato è un nome noto in città perché spesso si è occupata di organizzare dibattiti pubblici con economisti sui temi della crisi finanziaria, dell’euro, dell’occupazione, del ruolo dello Stato in economia. “Tutte le forze politiche hanno un’idea di Padova, ma una Padova per chi – ha aggiunto la candidata sindaco di Padova -? Noi vogliamo una Padova per i cittadini che lavorano, che hanno figli e genitori anziani, che sono provati da anni di crisi permanente e che vivono nei quartieri più periferici, compresi quelli vicini al centro ma trattati come la periferia”.

LORENZO INNOCENTI: DAL PRATO DEL RUGBY ALL’AGONE DELLA POLITICA

L’ex rugbista Lorenzo Innocenti scende in campo con ‘TornaPadova’ il movimento nato attorno alla figura del mister di rugby e aspirante docente universitario. “Nè con Giordani, né con Peghin – dice lo sportivo -. Saremo la terza forza politica e l’unico gruppo veramente civico”. Il civismo è più di un’aspirazione ma un obiettivo da raggiungere. “Ci presentiamo ufficialmente perché abbiamo la sensazione forte di poter essere noi il terzo polo politico alle prossime elezioni, il primo veramente civico”, sottolinea il candidato sindaco di Padova. Innocenti ha cinque cavalli di battaglia “l’innovazione, la mobilità, la sicurezza, lo sport e la cultura”.

MINASOLA: AVVOCATO, CANDIDATO SINDACO DI PADOVA E GREEN

Anche l’avvocato Domenico Minasola si definisce un candidato sindaco di Padova civico. A sostenerlo una sola lista “Alleanza per Padova”, il cui capolista è Domenico Monorello, già vicesindaco, deputato e attuale coordinatore regionale del Veneto di Energie per l’Italia. “Siamo civici – dice Minasola -. Non ci schieriamo né con il centro destra, né con il centrosinistra e con il centro. Siamo la vera novità della campagna elettorale. I nostri candidati al Consiglio comunale provengono dal mondo professionale e dall’associazionismo, dal commercio e dall’imprenditoria turistica, dal mondo “green” a quello studentesco-universitario e culturale”. La lista di Minasola ha anche un’impronta green presentando esponenti dell’associazione Verdi per l’Italia. “Padova vuole respirare oggi, le domeniche ecologiche sono ormai inutili – aggiunge Minasola -. Padova merita una visione d’insieme che amalgami il sistema parcheggi con quello del trasporto pubblico. Necessitiamo di un assessorato alla musica ed un auditorium di livello europeo. Dobbiamo dare priorità ai negozi di quartiere e del centro poiché l’eccessiva ridondanza dei grandi supermercati può provocare desertificazione localizzata”.

GISLON: AVVOCATESSA CHE VUOLE RIPARTIRE DALLE PERSONE

L’avvocatessa Francesca Gislon, 58 anni, è stata la prima donna a candidarsi al comune di Padova in questa tornata elettorale.  Ex moglie di Marco Carrai, ha “ereditato” direttivo di Orizzonti, il gruppo politico nato nel 2017 attorno ad Arturo Lorenzoni e sostenuto dall’ex marito. “Non sono una belligerante, ma ho un forte senso di responsabilitàha detto l’avvocatessa impegnata da anni contro la violenza sulle donne e sui temi legati alle pari opportunità -. La politica è una cosa seria e tutto ciò che porta ad un confronto può essere solo produttivo. Sarà una bella sfida”. È sostenuta dalla lista Francesca Gislon sindaca. “Partiremo dalle persone – continua la candidata sindaco di Padova -. Donne, inclusione e rapporti con l’università saranno alla base del mio programma. Mi sento un po’ David contro Golia oggi, ma al ballottaggio ci andremo noi”.

EL MAOUED: IL MEDICO DEGLI ULTIMI CANDIDATO A PADOVA

Il medico di base di origini libanesi Salim El Maoued è il candidato della lista Salim sindaco Padova di tutti. “Come medico da anni aiuto gli ultimi, i dimenticati, i fragili – racconta El Maoued -. Ho cercato nei partiti risposte incisive al dramma della povertà, delle diseguaglianze, dell’emarginazione, ma si sono rivelati distanti dai bisogni e dalle aspirazioni dei fragili e degli ultimi”. El Maoued ha radici nella sinistra e con la sua “Padova di tutti” punta a “rendere Padova finalmente una città equa, inclusiva, solidale”.

DALLA SCIENZA ALLA POLITICA: I CANDIDATI VIROLOGI

Gli esperti veneti che si sono fatti conoscere durante la pandemia da Covid 19 parteciperanno, in un modo o in un altro, alla corsa del sindaco di Padova. Il Presidente dell’AIFA Giorgio Palù ha partecipato a un aperitivo al Caffè Pedrocchi portando il suo sostegno alla candidatura di Francesco Peghin. Giulio Crisanti, figlio di Andrea Crisanti, direttore della Microbiologia all’Università di Padova, correrà per Coalizione civica, la lista più di sinistra che supporta il primo cittadino in carica Sergio Giordani.

SONDAGGI: GIORDANI POTREBBE FARCELA AL PRIMPO TURNO

I sondaggi sorridono al sindaco uscente. Secondo il sondaggio di BiDiMedia, (indipendente, senza nessun committente) sindaco e candidato sindaco di Padova Sergio Giordani potrebbe essere rieletto già al primo turno, con il 53% delle preferenze. In un eventuale ballottaggio, invece, batterebbe Francesco Peghin 60 a 40.

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