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Quirinale | Chi sono i possibili candidati del centrodestra

Quirinale

Ex magistrati, ex presidenti delle Camere: i possibili candidati del centrodestra per mettere in difficoltà gli avversari

Carlo Nordio – Al momento è il solo candidato ufficiale, nel senso che è stato fatto da Giorgia Meloni a poche ore dalla prima chiama per l’elezione del tredicesimo Capo dello Stato. Nordio (qui il CV) è nato a Treviso il 6.2.1947, magistrato dal 1977, è noto soprattutto per le sue inchieste: dal MOSE di Venezia, a quella sulle cooperative rosse. Negli anni ottanta condusse le indagini sulle Brigate Rosse venete e sui sequestri di persona; mentre negli anni novanta indagò sui reati di Tangentopoli. E’ stato Consulente della Commissione Parlamentare per il terrorismo e le stragi ( 1997-2001), Presidente della Commissione per la riforma del codice penale (2002- 2006) e Coordinatore della Commissione di studio istituita il 15.3.2017 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero per gli affari regionali, sullo status degli amministratori locali.

Maria Elisabetta Casellati – È stata la prima donna a essere eletta presidente del Senato, potrebbe diventare anche la prima donna al Quirinale, se non fosse che la sua ascesa potrebbe essere frenata dalle sue intemperanze (che hanno messo in fuga sette portavoce in nemmeno due anni) e trascorsi come la marcia sul Tribunale di Milano per difendere Berlusconi dai PM ai tempi di Ruby. È stata due volte sottosegretario nei governi Berlusconi (alla Giustizia tra il 2008 e il 2011) e alla Salute (tra il 2004 e il 2006)

Marcello Pera – Presidente del Senato dal 2001 al 2006, a palazzo Madama dal 1996 al 2013 per Forza Italia. Dal 1996 al 2001 è stato membro del Comitato di Presidenza di Forza Italia; responsabile del Dipartimento Giustizia di Forza Italia; vice presidente del Gruppo parlamentare di Forza Italia al Senato della Repubblica. Presidente del Comitato nazionale per il Referendum Costituzionale Liberi Sì

Letizia Moratti – Sono ormai lontani i tempi in cui compariva nelle cronache quotidiane con lo pseudonimo “mamma di Batman”. Letizia Moratti ha saputo riabilitarsi agli occhi dell’elettorato correndo in soccorso a una giunta, quella di Attilio Fontana, che scricchiolava ed è pure riuscita a rimediare ai tanti errori del politico che ha sostituito: Gallera. L’attuale vicepresidente della Lombardia, è stata ministra dell’Istruzione nel secondo governo Berlusconi e sindaca di Milano dal 2006 al 2011.

Giulio Tremonti – È stato membro del Parlamento italiano dal 1994 al 2018. Attualmente è Presidente di Aspen Institute Italia. Giulio Tremonti è stato Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Ministro delle Finanze, Ministro dell’Economia e delle Finanze, Vicepresidente della Camera dei Deputati.

Pierferdinando Casini – Potrebbe essere il nome che spariglia le carte e mette il PD al muro, anche se Antonio Tajani lo ha escluso categoricamente. Difficile immaginare una figura più trasversale di lui, avendo appoggiato coalizioni di centrodestra e di centrosinistra.  Nel corso della sua attività di deputato, è stato a lungo componente – tra le altre – delle Commissioni Affari Esteri e Comunitari e Difesa. E’ stato anche Vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul terrorismo in Italia. Nel corso della XVII legislatura è stato Presidente della Commissione Affari esteri del Senato. Si è dimesso dall’incarico il 27 settembre 2017, in coincidenza con l’elezione alla presidenza della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario. Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 è stato rieletto al Senato della Repubblica nel collegio di Bologna.

Gianni Letta – Altro nome trasversale, soprattutto per via della parentela con l’attuale segretario del PD, Enrico. Fedelissimo di Berlusconi, felpato, è sempre riuscito a stare un passo indietro: che sia la buona volta che possa farne uno avanti a tutti?

Giuliano Amato – È senz’altro il nome meno quotato, il più improbabile. Eppure apprezzato dal centrodestra, a iniziare da Silvio Berlusconi (“mi può capitare di guardarmi allo specchio e di vederci Giuliano Amato”, disse una volta il Cavaliere). Ha 83 anni. Due volte presidente del Consiglio, vari incarichi da ministro, attualmente vicepresidente della Corte costituzionale, responsabile del prelievo forzoso del 1992 per farci entrare nell’Euro.

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