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Scuola, Azzolina firma per 50mila assunzioni tra “docenti Covid” e personale Ata

Scuola Azzolina

977 milioni di euro per 50mila assunzioni tra docenti e personale Ata a tempo determinato, la firma di Azzolina con i sindacati per il rientro a scuola e la storia infinita dei banchi

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha firmato l’ordinanza che prevede un ampliamento dell’organico per la scuola in vista della riapertura del 14 settembre. 50mila addetti in più, 40.000 docenti e 10mila amministrativi e collaboratori scolastici (Ata). La Ministra ha affermato che: “Priorità massima sarà data alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo di istruzione, con particolare riferimento alla scuola primaria, i bambini più piccoli che hanno sofferto di più durante il lockdown. Grazie a questo incremento potremo finalmente cominciare a superare quelle norme, nate in epoca di tagli feroci alla scuola, che hanno portato al sovraffollamento delle classi. Non solo non stiamo tagliando, ma stiamo aggiungendo personale”. Una scelta obbligata, del resto, per evitare le “classi pollaio”.

50MILA ASSUNZIONI, MA A TEMPO DETERMINATO

I 50mila nuovi ingressi sono previsti a tempo determinato, fino al prossimo giugno, e in caso di nuovo lockdown saranno messi fuori servizio senza stipendio. La Ministra prima li ha definiti “Docenti Covid” e ha poi cercato di rimediare ricordando le assunzioni di ruolo per 80mila docenti, rassicurando sullo svolgimento del concorso a cattedre in ottobre. I sindacati, che ieri tramite Maddalena Gissi, segretaria della Cisl scuola, affermavano “Il ministero dell’Istruzione utilizza le persone e le scarica sistematicamente ogni dieci mesi. È una storia che si ripete da decenni, sotto l’egida del Mef”, hanno firmato questa mattina il protocollo sulla sicurezza per la ripresa di settembre. L’accordo raggiunto da Miur e organizzazioni sindacali della scuola per Azzolina rappresenta “regole chiare che danno certezze a dirigenti scolastici, personale, famiglie, ragazze e ragazzi che si apprestano a tornare nelle aule”. Francesco Sinopoli, segretario Flc Cgil, chiede un intervento sui collaboratori scolastici più forte: “Con il protocollo sicurezza avranno mansioni amplificate, pulizie aggiuntive, nuovi varchi da sorvegliare e nuove responsabilità”.

L’INCONTRO CON LE REGIONI

Azzolina, che ieri ha incontrato i rappresentanti delle Regioni per parlare del rientro a scuola, si è focalizzata sul tema dell’organico aggiuntivo da dare agli istituti. “Con il decreto rilancio abbiamo infatti previsto la possibilità di derogare al numero di alunni per classe per ridurlo progressivamente. Un cammino che dovremo poi proseguire anche oltre l’emergenza”. Quanto alla ripartizione geografica delle risorse per l’organico aggiuntivo, verrà utilizzato il cosiddetto “modello terremoto”. I 977 milioni di euro stanziati saranno assegnati per il 50% sulla base del numero degli alunni presenti sul territorio e per il 50% sulla base delle richieste avanzate dagli uffici scolastici regionali che hanno fatto la rilevazione delle esigenze delle scuole. Verrà dato quindi un budget a ogni ufficio scolastico che lo tradurrà poi in organico. Come riportato da Repubblica, diverse Regioni non sono soddisfatte dell’accordo. Veneto, Toscana, Campania, Sardegna lo rendono esplicito. Gabriele Toccafondi di Italia Viva ha fatto notare come alcuni uffici scolastici regionali, a parità di alunni, hanno chiesto il doppio delle risorse. Per esempio, la Campania rispetto alla Lombardia e al Lazio. Presente alla riunione anche la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, per gli aspetti relativi al trasporto scolastico.

UN MILIARDO PER L’EDILIZIA SCOLASTICA

Come ricordato da Azzolina, il DL agosto prevede tra 2020 e 2021 un miliardo per l’edilizia scolastica “sia per l’affitto o l’acquisto di strutture temporanee o ulteriori spazi da destinare all’attività didattica, sia per le spese derivanti dalla conduzione di tali spazi e del loro adattamento, sia per il sostegno finanziario ai patti di comunità” – ovvero gli accordi con gli enti locali, le istituzioni culturali, sportive e del terzo settore – “per ampliare la permanenza a scuola degli allievi, alternando attività didattica e ludico-ricreativa, di approfondimento culturale, artistico, musicale e sportiva”.

LA CORSA CONTRO IL TEMPO PER LA CONSEGNA DEI BANCHI

Scadeva ieri il bando europeo per la fornitura di tre milioni di banchi monoposto e il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, ha comunicato che sono state presentate 14 offerte anche da parte di imprese estere. Risultato che ha definito “soddisfacente”. Adesso l’apposita Commissione dovrà aggiudicare la gara entro il 12 agosto, ma sarà poi comunque una missione impossibile rispettare le consegne dei quantitativi richiesti entro il 14 settembre. I produttori italiani di arredi scolastici aderenti ad Assufficio, raggruppamento che fa parte di FederlegnoArredo, si sono uniti in un’unica grande Ati (associazione temporanea di imprese) in modo da presentare un’offerta comune. Assufficio nella nota rilasciata ha concluso: “Nessuno può dirci che non ci abbiamo provato e messo la buona volontà, ma le cose impossibili restano impossibili. Mobilferro srl, Vastarredo srl, Camillo Sirianni sas, Sud Arredi srl, Arreda la scuola srl, Paci srl, Biga srl hanno presentato un’offerta, ma rispondente a requisiti che sappiamo di poter soddisfare. Da imprenditori siamo abituati a misurarci con la realtà e anche questa volta l’abbiamo fatto con chiarezza e onestà e abbiamo messo sul tavolo quanto è realisticamente fattibile. Non siamo abituati a sfogliare il libro dei sogni irrealizzabili. Ci auguriamo che finalmente si facciano i conti con la realtà”.

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