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Se la Voce della Fogna ispira la linea del Governo contro Bankitalia

Governo Bankitalia

La ricostruzione di PolicyMaker su come è nata la reazione del Governo alle critiche di Bankitalia. Un tweet ispiratore de La Voce della Fogna sulla legittimità del contante come moneta legale

Le critiche di Banca d’Italia hanno caratterizzato una dura giornata, ieri lunedi 5 dicembre, per il Governo Meloni. I rilievi di Palazzo Kock espressi davanti alle Commissioni parlamentari riunite di Bilancio per bocca di Fabrizio Balassone – Capo del Servizio Struttura economica della Banca d’Italia – sul tetto al contante, sull’obbligo sull’utilizzo del pos, sul reddito di cittadinanza e sulla flat tax hanno causato la reazione del Governo.

Sul punto specifico del tetto al contante, è stato un esponente di primissimo piano del Governo Meloni, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, a ribattere a muso duro alla relazione di Banca d’Italia: “BANKITALIA è partecipata da banche private, è una istituzione che ha una visione, legittimamente, e questa visione fa sì che reputi più opportuno che non ci sia più di fatto utilizzo di denaro contante. Questa però non è la visione della Bce. Non è che uno è cattivo e uno è buono…abbiamo due opinioni radicalmente diverse. La Bce ribadisce che la banconota è l’unica moneta a corso legale e che gli Stati membri non possono limitare l’utilizzo dell’unica moneta a corso legale a favore di una moneta privata, e BANKITALIA che legittimamente ha un’altra visione che reputa invece più opportuno che i cittadini si avvalgano di una moneta privata del circuito bancario”

Ma ben un’ora prima di Fazzolari, già su Twitter dal profilo di un “gionale differente”, così come si definisce il profilo de “La Voce della Fogna” (nome ispirato ad un foglio satirico, fondato da Marco Tarchi, molto in voga nella destra di fine Anni ’70 e ’80) un cinguettio si levava con una forte “vis polemica”: la moneta riconosciuta e legittimata è quella contante. Questo si scrive sul profilo della Voce della Fogna: “Fermo restando che ognuno dev’essere libero di pagare come meglio crede, il fatto è semplice: moneta legale è SOLO il contante, gli altri sono servizi privati a pagamento. Cercansi, ora, cretino erudito che – senza se e senza ma – contesti questa verità”.

In serata, attorno alle 20.00, è arrivata da Palazzo Chigi – come si suole fare in queste occasioni schermandosi dietro l’espressione delle “fonti di governo”, per evitare scontri istituzionali – una precisazione alle parole di Fazzolari. In audizione sulla manovra sono state espresse “posizioni legittime”. E’ “legittima la visione a sostegno dell’utilizzo della moneta elettronica, che è moneta privata. Con la stessa legittimità altri – tra cui la Bce – sottolineano l’esigenza di non escludere dal circuito il denaro contante, che è l’unica moneta a corso legale”.

 

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