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Sindaco di Roma 2021: in arrivo i candidati ufficiali

Roma Roma Candidati

Il secondo mandato di Virginia Raggi, l’outsider Calenda, Bertolaso, Colosimo o Mister X per il centrodestra. Il Pd aprirà al Raggi bis? (la teoria di Marino). Il totonomi per la corsa a sindaco di Roma del 2021

Virginia Raggi si ricandiderà per un bis al Campidoglio. A sfidarla ci sarà Carlo Calenda di Azione. Per la corsa a sindaco di Roma 2021 sono in arrivo le candidature ufficiali. Si attende la scelta di Pd e centrodestra.

IL CENTRODESTRA CERCA UN ACCORDO

Il centrodestra non riesce a trovare un nome che metta tutti d’accordo. Da un lato c’è Forza Italia, con Silvio Berlusconi che sostiene e spinge per la candidatura dell’ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, e dall’altra Giorgia Meloni che, con il suo partito Fratelli d’Italia, porta avanti il nome del suo braccio destro, Chiara Colosimo.

MELONI APRE A BERTOLASO?

Bertolaso ha avuto anche la benedizione di Matteo Salvini che lo ha definito “un uomo del fare”. Un endorsement che ha lasciato spiazzati i sostenitori della Meloni. La leader di FdI infatti ha dichiarato che Bertolaso sarebbe sicuramente un ottimo sindaco ma nutre dubbi sul fatto che i romani lo votino. Una proposta quindi non del tutto digerita ma che apparentemente lascia un’apertura – almeno da quanto riporta RomaToday: “Non ho mai messo un veto su uno dei nomi che sono stati proposti e dobbiamo fare con serenità tutte le valutazioni che vanno fatte, perché Roma non si può permettere un’altra Virginia Raggi”, è quanto dichiarato dalla Meloni.

MISTER X. L’ASSO NELLA MANICA DI FRATELLI D’ITALIA

Sempre nello stesso articolo si legge che “dagli ambienti di Fratelli d’Italia si continua ad alimentare la voce di un fantomatico mister X che corrisponde a un identikit: un imprenditore romano, molto quotato, che nel partito di Giorgia Meloni nessuno nomina da un lato per non bruciarlo, dall’altro perché lo stesso non avrebbe ancora sciolto la riserva”. Intanto è convocato per domani il prossimo vertice del centrodestra per fare il punto della situazione e provare a sciogliere i nodi dei candidati sindaci delle principali città che parteciperanno alla corsa della prossima primavera – a cominciare dalla Capitale.

COSA FARÀ IL PD. LA TEORIA DI MARINO

Secondo l’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino – tornato a Philadelphia nel 2016 e oggi Executive Vice President per la Thomas Jefferson University e per il Jefferson Health – intervistato da Il Riformista, “il Partito democratico starebbe prendendo tempo per trovare un’intesa in extremis con il Movimento 5 Stelle”, altro che Carlo Calenda o David Sassoli. Marino pensa che, nonostante il Pd abbia definito ‘disastrosa’ l’amministrazione di Virginia Raggi e l’apparente contrarietà del segretario Nicola Zingaretti, alla fine i democratici, “per interessi di poltrone” sosterranno proprio il Raggi bis. Per Marino infatti la prima cittadina è “più controllabile di un Calenda o anche di un Giovanni Caudo” – presidente del III Municipio. Questa sarebbe quindi la mossa dell’ultimo momento in assenza di alternative perché, secondo l’ex sindaco, il Pd “preferisce perdere progressivamente terreno, ma mantenere piccoli privilegi, piuttosto che cambiare veramente le cose”.

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