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Un ex sindaco, un ex calciatore e un ex civico: chi sono i candidati per Verona
A sfidarsi come candidato sindaco di Verona sono in sei: quattro uomini e due donne. I favoriti secondo i sondaggi sono: Sboarina, Tosi e Tommasi
Alle amministrative del prossimo 12 giugno sono in sei, quattro uomini e due donne, a scendere in campo per il comune di Verona. A Padova i contendenti sono nove. A sfidarsi come candidato sindaco di Verona troviamo: il sindaco uscente Federico Sboarina, Flavio Tosi, Damiano Tommasi, Paola Barollo, Anna Sautto e Alberto Zelger.
SONDAGGI: SBOARINA È IL FAVORITO
Secondo l’ultimo sondaggio di BiDiMedia quella di Verona è una piazza molto incerta dove, con ogni probabilità, sarà necessario il secondo turno. Al primo turno “Sboarina chiude la prima frazione in testa con il 42% dei consensi. Il sindaco in carica dovrebbe sfidare al ballottaggio Damiano Tommasi; il candidato di Csx si ferma infatti al 35%, lontano da Sboarina ma sufficientemente avanti rispetto a Tosi, che si attesta al 20%. I distacchi sono abbastanza ampi da non immaginare facili cambiamenti”. Al ballottaggio Federico Sboarina è il favorito, sia se dovesse incontrare Tommasi (50,7% contro il 49,3%) e ancor di più se dovesse incontrare Flavio Tosi (57,5% contro il 42,5%). “In conclusione, la sfida di Verona appare tra le più incerte delle comunali 2022. Ogni candidato ha degli scogli da superare: Sboarina lo scarso apprezzamento come sindaco uscente, Tommasi la poca credibilità come vincitore, Tosi l’assenza di una forte coalizione a sostegno. Tra meno di un mese scopriremo chi meglio degli altri avrà saputo convincere gli elettori scaligeri”.
FEDERICO SBOARINA: CANDIDATO SINDACO DI VERONA DEL CENTRODESTRA SPACCATO
Il primo cittadino di Verona, Federico Sboarina, cerca la riconferma. Di professione avvocato, cinque anni fa si era presentato alle elezioni del 2017 come “indipendente di centrodestra”. All’epoca aveva sconfitto al ballottaggio Patrizia Bisinella, candidata di Fare! e compagna dell’allora primo cittadino uscente Flavio Tosi, con il 58,1% dei voti. Lo scorso giugno ha lasciato la casacca di indipendente per indossare quella del partito di Giorgia Meloni. A giugno scenderà in campo sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia, Lista Sboarina, Coraggio Italia, Noi con l’Italia, Verona al centro. “Il Comune di Verona è in assoluto la più grande “azienda” del territorio ha migliaia di collaboratori e 260 mila persone cui dare risposta in maniera efficiente – ha detto Sboarina presentando la sua candidatura -. Penso allora che per amministrare questa azienda ci vuole competenza ed esperienza e mi permetto di dire con una battuta che non te la fai nè sui campi di calcio, nè girando per i mercati”. Lo slogan del candidato sindaco di Verona del centrodestra è “Verona olimpica. Con noi vince la città”, e punta dritto alle prossime olimpiadi invernali Milano – Cortina 2026. “Scriveremo una nuova pagina di storia, che non saranno solamente le due cerimonie”, dice il sindaco. Nelle intenzioni del sindaco uscente le Olimpiadi saranno un’occasione per accelerare su infrastrutture come Tav, casello autostradale di Verona Nord e Variante alla SS12. “Verona olimpica non è solamente i Giochi, e per questo ringrazio Luca Zaia perché ha avuto un ruolo fondamentale – continua Sboarina -. Significa anche che tutte le infrastrutture hanno subito grazie all’intervento dell’Amministrazione un’accelerazione, perché abbiamo davanti il traguardo del 2026. Mi riferisco all’alta velocità, alla nuova stazione, la variante alla Statale 12, i caselli autostradali di Verona Sud e Verona Nord. L’auspicio è che le Olimpiadi per Verona saranno sicuramente come è stato l’Expo per Milano, diventata la città più avanti, più forte, più importante dal punto di vista economico”.
FLAVIO TOSI PUNTA A UN RITORNO INSIEME A FORZA ITALIA E ITALIA VIVA
Tra i sostenitori di Sboarina manca Forza Italia, che ha scelto di puntate le sue fiches sull’ex sindaco di Verona Flavio Tosi. Enfant prodige della Lega, dalla quale è uscito nel 2015, e già primo cittadino della città per due mandati, dal 2007 al 2017, quest’anno riprova a tornare a Palazzo Barbieri con una coalizione formata da nove liste: Fare!, Lista Tosi, Ama Verona, Pensionati Veneti, Tosi c’è, Csu Veneta, Prima Verona, Forza Italia, Movimento Difesa Sociale. A sostenere l’ex sindaco anche Italia Viva. “Alle amministrative – ha spiegato l’ex sindaco di Firenze ed ex premier Matteo Renzi – non si vota sulla base di una scelta ideologica, ma si sceglie il sindaco più bravo. Appoggeremo Flavio Tosi – ha quindi sintetizzato Renzi spiegando l’appoggio al candidato sindaco di Verona ex leghista- perché lo riteniamo il più capace di rappresentare il futuro di Verona”. Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano “Tosi aveva cercato di flirtare con i vecchi amici padani, trovando apparentemente un non-rifiuto da Matteo Salvini, a cui non è mai andata giù la decisione di Sboarina di prendere la tessera del partito di Giorgia Meloni, quando lui stava per annunciare che il sindaco uscente sarebbe stato ricandidato”. Tentativo fallito per via della contrarietà del Governatore del Veneto di Luca Zaia. Per ciò che riguarda il programma, Tosi punta forte sul rilancio della città scaligera anche attraverso “le risorse pubbliche, statali, regionali ed europee, in primis da qui al 2026 il PNRR. E poi Verona, oggi ai margini, deve tornare centrale politicamente in Veneto e nel Paese, abbiamo un patrimonio artistico, storico, culturale inestimabile, siamo la prima città veneta per abitanti e Pil, siamo capitale nazionale della logistica e fieristica. Dobbiamo rilanciare turismo e cultura, ripensare a un nuovo e rivoluzionario modello di urbanistica a Verona Sud, nella Zai storica, sull’esempio della City Life di Milano, sfruttando il futuro collegamento dell’alta velocità alla fiera e il nuovo casello autostradale”.
TOMMASI DAL CALCIO ALLA POLITICA: GLI OBIETTIVI DEL CANDIDADO SINDACO DI VERONA DEL CAMPOLARGO
Damiano Tommasi, 47 anni, ex centrocampista della Roma scudettata ed ex presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, scende in campo con il progetto civico, ma di centrosinistra, Rete!. “Verona è sicuramente stata amministrata per tanto tempo da forze che si collocano nel centrodestra, ma uno dei limiti della città è proprio la questione ideologica – ha detto Tommasi in un’intervista a Fanpage -. Così si perdono di vista le potenzialità di una città che dovrebbe avere un ruolo più importante sia a livello territoriale che nazionale e internazionale. Bisogna alzare la testa oltre le mura di Verona. Mettiamo da parte destra e sinistra”. A sostenere il candidato sindaco di Verona ed ex sportivo nella rincorsa per Palazzo Barbieri, tutte le forze del campo largo del centrosinistra: Partito democratico, Azione-Più Europa, Europa verde-Demos-Volt, In comune, Damiano Tommasi sindaco, Traguardi e M5S. “C’è tanta voglia di fare le cose, di concretizzare i progetti. Abbiamo inserito nel programma diciotto progetti per under 30, bisogna dare spazio alla creatività dei giovani –. ha detto Tommasi che punta a ingolosire un elettorato giovane anche attraverso un programma attento alle tematiche ambientali -. La sostenibilità è il presente e il futuro. L’Europa ci ricorda costantemente di ragionare in questi termini, dall’urbanistica alla mobilità. Verona ha la fortuna di avere spazi e luoghi adatti alla rigenerazione urbana e nella nostra squadra ci sono persone che hanno fatto di questi valori la loro identità politica. Purtroppo sull’inquinamento Verona è in una situazione veramente critica, ma la sfida è questa: far coincidere sviluppo economico e sostenibilità”.
A VERONA TRE CANDIDATI SINDACI NO VAX
Gli ultimi tre candidati alla poltrona di sindaco di Verona appartengono alla galassia no vax: Paola Barollo sostenuta da Costituzione Verona Libero pensiero, Anna Sautto del Movimento 3V e Alberto Zelger, consigliere comunale uscente della Lega che si presenta con “Verona per la libertà”, il ‘Popolo della Famiglia’ e la lista Zelger Sindaco – Libertà nelle scelte, senza discriminazioni. Zelger cercherà di erodere voti al centrodestra, dove tanti attivisti si sono sentiti “traditi” dalle posizioni leghiste a favore di vaccini e green pass, e di ottenere consensi tra il popolo dei no-vax. Anna Sautto, candidata del Movimento 3V (Vaccini Vogliamo Verità), dice di aver ritrovato nel partito “i valori umani in cui credo e che tutti dovremmo riportare al centro della nostra vita; valori improntati sul rispetto dell’essere umano, dell’ambiente e della natura in ogni sua forma”. Paola Barollo, infine, sostenuta da Costituzione Verona – Libero Pensiero, critica la gestione sanitaria della pandemia e dice di voler “riaffermare la Libertà del Cittadino di fare le sue scelte lavorative, culturali, sanitarie, lontani da ogni imposizione retaggio di vecchi modelli di società che si vogliono oggi riproporre con passaporti sanitari o pagelle di buona condotta”.