Elio Schiavo nominato all'unanimità, succede a Massimo Mancini Il consiglio di amministrazione di Polo Strategico…
Vaccini anticovid, in Lombardia si faranno in farmacia
La Lombardia scalda i motori e si prepara alla somministrazione dei vaccini in farmacia. Per la Regione, sotto la lente di ingrandimento da ormai un anno, non ci devono essere altri errori
La giunta regionale della Lombardia prova a uscire dall’angolo dopo tutti gli scandali in materia sanitaria che hanno prima portato alle dimissioni coatte dell’ex assessore al welfare Giulio Gallera e poi persino all’incredibile scivolone dei guariti computati tra gli ammalati che ha provocato una settimana di zona rossa non necessaria. E lo fa puntando sulla possibilità di effettuare vaccini anticovid direttamente in farmacia, così da sgravare le strutture sanitare da possibili assembramenti e aumentare il ritmo del proprio piano vaccinale, arrivo delle dosi permettendo.
Leggi anche: Quer pasticciaccio brutto della Lombardia zona rossa. Quanto ci è costato?
Ai piani alti del Palazzo della Regione è stato approvato un accordo con Federfarma Lombardia, Assofarm/Confservizi Lombardia e Federazione Regionale Ordini dei Farmacisti che disciplina le modalità di partecipazione delle farmacie lombarde alla campagna di somministrazione per l’anno 2021 dei vaccini anti-Covid, e prevede l’impegno, da parte delle farmacie, a partecipare in via sperimentale alla chiusura della campagna antinfluenzale 2020-21.
“Sappiamo quanto è importante oggi il ruolo che le farmacie svolgono nella nostra regione e anche nel nostro Paese. Si tratta di realtà sempre più aggiornate e performanti. Per questo motivo Regione ha ritenuto che possano svolgere un efficace ruolo in prima linea come altre realtà sanitarie, somministrando nelle loro sedi i vaccini anti-Covid”, ha spiegato in una nota il vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, Letizia Moratti.
L’accordo prevede la fornitura di dosi vaccinali alle farmacie da parte delle Ats/Asst e la successiva somministrazione nelle farmacie aperte al pubblico sotto la supervisione di medici, assistiti se necessario, da infermieri o da personale sanitario opportunamente formato. Le farmacie, inoltre, si impegnano a partecipare in via sperimentale alla chiusura della campagna antinfluenzale 2020-21, previa autorizzazione Aifa per la somministrazione dei vaccini anti-influenzali. Ogni farmacia riconosce il centro vaccinale della Asst del distretto come riferimento per la gestione delle casistiche complesse ovvero della necessità di vaccinazione in ambiente protetto. La Regione riconoscerà alle farmacie 6 euro per ogni dose somministrata.