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Verso la Legge di Bilancio 2023. Tutte le possibili misure

Legge Di Bilancio 2023

Conto alla rovescia al varo della legge di bilancio 2023, la prima del Governo Meloni. Dal tetto al contante agli aiuti per le famiglie, passando per pensioni, flat tax e aumenti delle tasse su giochi e fumo: ecco tutte le possibili misure sulle quali l’esecutivo sta lavorando

Il testo della Legge di Bilancio 2023, la cosiddetta manovra di fine anno, dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri nella giornata odierna, lunedì 21 novembre. Il Cdm, infatti, è convocato oggi alle ore 20.30, a Palazzo Chigi.

Tra le ipotesi ancora al vaglio della Legge di Bilancio 2023 l’azzeramento dell’Iva su pane, pasta e latte, mentre arrivano alcune ipotesi di tassasioni su gioco d’azzardo, tabacco e derivati della cannabis legale. Palazzo Chigi, nel frattempo, frena sulla  proposta di cinque deputati leghisti per un “bonus matrimonio”.

LEGGE DI BILANCIO 2023: LE MISURE

L’Esecutivo ha a disposizione un pacchetto di circa 32 miliardi di euro. I provvedimenti più importanti più importanti dal punto di vista fiscale, sociale e previdenziale che l’impianto conterrà riguardano:

  • Aiuti contro il caro bollette;
  • Azzeramento Iva sui beni di prima necessità;
  • Amazon Tax;
  • Cuneo fiscale;
  • Premi di produzione;
  • Flat Tax;
  • Reddito di cittadinanza;
  • Tetto al contante da 2mila a 5mila euro;
  • Ponte sullo stretto di Messina;
  • Pensioni: Quota 103.

Tra le numerose ipotesi sul tavolo del Governo Meloni ci sarebbero anche la proposta di incrementare l’aliquota sui giochi d’azzardo e sul tabacco. Possibile rinvio, invece, per Sugar e Plastic Tax.

AIUTI CONTRO IL CARO BOLLETTE

La manovra – attualmente in via di definizione – punterà a sostenere in modo significativo le famiglie e le imprese contro il caro bollette. Difatti, la gran parte dei 32 miliardi a disposizione della Legge di Bilancio 2023 sono destinati a misure contro il caro energia. Il provvedimento, nello specifico, punta allo scopo di coprire i primi tre mesi del nuovo anno.

AZZERAMENTO IVA SUI BENI DI PRIMA NECESSITÀ

Il Governo è al lavoro sulle misure da inserire in manovra che riguarderanno le famiglie e i consumatori. Tra le ipotesi al vaglio della Legge di Bilancio emergono, infatti, l’azzeramento dell’Iva su alcuni prodotti alimentari di prima necessità; tra questi: pane, pasta e latte. Ad oggi, l’aliquota su tali prodotti è al 4%. Anche sui prodotti per l’infanzia e sui prodotti per l’igiene intima femminile – in particolare gli assorbenti – l’imposta dovrebbe scendere al 5%.

AMAZON TAX

Colpire l’e-commerce per favorire il commercio di prossimità: è questo l’obiettivo di una delle misure che potrebbe essere inserita nel provvedimento. L’Amazon Tax – meglio nota come “tassa verde” –  è, infatti, tra le ipotesi sul tavolo per la prossima manovra. Nello specifico, si tratta di una tassa, aggiuntiva, sulle consegne a domicilio. Per quanto riguarda tale tassazione, almeno secondo le prime indiscrezioni, saranno esclusi i beni di prima necessità e alimentari.

CUNEO FISCALE

Lo sgravio contributivo del 2% – già introdotto in precedenza da Mario Draghi – viene confermato dal Governo Meloni e sarà rivolto esclusivamente a coloro che hanno un reddito annuo inferiore a 35.000 euro (2.692 euro al mese). È, previsto, poi, un ulteriore aumento di stipendio per coloro che hanno un reddito inferiore a 20.000 euro, 1.538 euro al mese. Per questi, infatti, lo sgravio contributivo passerà dall’attuale 2% a 3% (fino a 15 euro di risparmio in più al mese).

SCUDO FISCALE: POSSIBILE STOP?

Secondo alcune indiscrezioni riportate da Rai News, è  in corso un confronto all’interno della maggioranza per uno stop allo scudo fiscale per il rientro dei capitali dall’estero. Secondo alcuni rumor, la misura non dovrebbe essere inserita nella manovra.

PREMI DI PRODUZIONE

Attualmente i premi di produzione sono tassati con un’imposta secca del 10% fino a 3mila euro annui, per redditi fino a 80mila euro. L’esecutivo, in questo caso, sta pensando di dimezzare la tassa portandola dal 10 al 5%.

FLAT TAX

In materia Flat Tax il Governo intenderebbe inserire in manovra una tassazione al 15%, destinata a un numero più ampio di partite IVA. Il regime forfettario  andrebbe a interessare le partite Iva fino a 85.000 euro di ricavi. La tassazione agevolata riguarderebbe i redditi prodotti a partire dal 2023.

REDDITO DI CITTADINANZA

Nella manovra troverà posto anche la revisione del Reddito di Cittadinanza. Attualmente –  come riporta il sito dell’INPS – la legge prevede che il Reddito di Cittadinanza venga percepito  “per un periodo massimo di 18 mesi, trascorsi i quali può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, presentando la nuova domanda già a partire dal mese solare successivo a quello di erogazione della diciottesima mensilità”.

TETTO AL CONTANTE

Anche il tetto al contante a 5mila euro – che inizialmente doveva essere inserito nel decreto Aiuti quater – finirà, come aveva annunciato la Lega, nella Legge di bilancio. Difatti, quest’ultimo, non compare più nell’ultima bozza del dl. In merito, in una nota alcune fonti della Lega dichiarano: “dal 1° gennaio 2023 il tetto per l’uso del contante salirà a 5mila euro. La norma sarà inserita nella legge di Bilancio”.

PENSIONI: QUOTA 103

Per quanto riguarda le pensioni, l’esecutivo sta lavorando all’introduzione di una nuova misura di flessibilità nota come “Quota 103”. Quest’ultima, consentirà l’accesso alla pensione all’età di 62 anni, a patto di aver maturato almeno 41 anni di contributi. “Quota 103”, però, dovrebbe valere solo per il 2023, in attesa di una riforma complessiva.

Come riportato dal Sole 24 ore il costo di “Quota 103”, dovrebbe avvicinarsi ai 700 milioni. A esortare su l’inserimento di questa misura in manovra è stata la Lega che ha l’intenzione di portare il sistema pensionistico del Paese verso Quota 41, permettendo in questo modo il pensionamento con 41 anni di versamenti a prescindere dall’età anagrafica.

SUGAR E PLASTIC TAX: VERSO UN NUOVO RINVIO?

Secondo alcune indiscrezioni rese note da SkyTg24, si va verso un nuovo rinvio dell’entrata in vigore di Sugar e Plastic Tax. Secondo quanto si apprende la manovra, che in serata sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri, dovrebbe contenere la sospensione della misura anche per tutto il 2023. La norma, di fatto, dalla sua introduzione non è mai stata applicata.

TASSA SUL GIOCO D’AZZARDO E ACCISE SULLE SIGARETTE

Come riportato da Il Corriere della Sera e da Il Messaggero, sul tavolo si ipotizza anche una tassazione maggiore su gioco d’azzardo, tabacco e derivati della cannabis legale. Ad oggi, infatti, gli importi derivanti dai giochi d’azzardo sono tassati al 20% , nel caso in cui superano i 500 euro (al di sotto la tassazione non scatta).  L’ipotesi del governo sarebbe quella di aumentare l’aliquota a un valore compreso tra il 23% e il 25%.

Gli aumenti delle accise riguarderanno anche le sigarette. Il tabacco riscaldato, infatti, dal 2021 al 2022 è già passato dal 30% al 35%. Secondo alcune indiscrezioni, la tassazione potrebbe salire al 40% già dal 1 gennaio 2023.

 

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