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Politica estera. Tutti gli appuntamenti della settimana 3 – 9 maggio

Politica Estera 3 - 9 Maggio

Il primo G7 in presenza dall’inizio della pandemia, il futuro di Israele nelle mani di Netanyahu, Blinken vola in Ucraina, il WTO discute della sospensione dei brevetti sui vaccini anti Covid e la Scozia va alle urne. Gli appuntamenti di politica estera della settimana 3 – 9 maggio

Tra gli appuntamenti di politica estera della settimana 3 – 9 maggio il primo G7 in presenza dall’inizio della pandemia, il futuro di Israele nelle mani di Netanyahu, Blinken vola in Ucraina, il WTO discute della sospensione dei brevetti sui vaccini anti Covid e la Scozia va alle urne per le elezioni parlamentari.

Lunedì 3 maggio

G7 – Il segretario di Stato americano Antony Blinken partecipa a una riunione di due giorni dei ministri degli Esteri e dello Sviluppo al G7 che si tiene a Londra fino al 5 maggio. L’incontro avviene in presenza dopo 14 mesi di pandemia. Tra i temi che verranno affrontati la situazione della pandemia e lo sviluppo di vaccini, la lotta ai cambiamenti climatici e anche il tema dell’istruzione femminile in tutto il mondo. Il vertice getterà le basi per il vertice dei leader a giugno in Cornovaglia, a parteciperà anche Joe Biden, per la prima volta in visita in Europa da presidente.

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Il ministro degli Esteri britannico Dominic Raab e il segretario di Stato Usa Antony Blinken

Martedì 4 maggio

ISRAELE – È il termine ultimo per Benjamin Netanyahu per annunciare se può formare un governo dopo le elezioni del 23 marzo in Israele – è prevista tuttavia la concessione di una proroga di 14 giorni.

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Mercoledì 5 maggio

USA-UCRAINA – Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken visita l’Ucraina e incontra il presidente Volodymyr Zelensky.

WTO – Il Consiglio Generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), l’organo decisionale di più alto livello, si riunisce, per parlare di una possibile rinuncia ai brevetti sui vaccini anti Covid.

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Giovedì 6 maggio

SCOZIA – Gli scozzesi andranno alle urne per eleggere i 129 membri del Parlamento, Holyrood, nella prima votazione dopo la Brexit e sesta dalla reintroduzione dell’istituzione, nel 1999. La leader del Partito nazionale scozzese Nicola Sturgeon ha promesso di tenere un referendum sull’indipendenza entro la fine del 2023 se il suo partito vincerà la maggioranza.

L’appuntamento elettorale è considerato un test e al tempo stesso un’opportunità per quelle forze politiche favorevoli all’indipendenza da Londra e al ‘Remain’ nell’Unione europea – al referendum del 2016, infatti, il 62% degli scozzesi aveva scelto di rimanere nell’Ue.

Scozia

Cosa è successo in politica estera la settimana scorsa

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