Alessandra Spedicato è stata eletta presidente della Fems, è la prima volta di una donna…
Amministrative 2021, tutti i candidati del cdx e del csx
Il rinvio per Covid delle amministrative 2021 ha dato respiro ai partiti, visto che, mai come quest’anno, da Milano a Roma, passando per Napoli e Bologna, sembrano mancare i candidati
Situazione di stallo sul fronte delle Amministrative 2021: ora il principale scoglio è rappresentato dalla possibilità di federare Lega e Forza Italia (ciò che da Fratelli d’Italia, non senza ironia, già soprannominano “Forza Lega”). Finché non si risolverà quel nodo, difficilmente avremo nomi definitivi, soprattutto per quanto riguarda la destra. Ma questo non toglie che il valzer di potenziali candidati sia già iniziato. Vediamo allora i papabili, a seconda della città.
Amministrative 2021, chi corre per Milano?
Nonostante Matteo Salvini avesse detto: “Andrò a Fatima alla ricerca di un’illuminazione” e consegnato ai suoi alleati, Giorgia Meloni e Antonio Tajani rosari benedetti al proprio ritorno, lo Spirito Santo non sembra avere ancora suggerito il nome del papabile e ogni conclave fatto finora si è esaurito in una vistosa – e a tratti imbarazzante per la compattezza della coalizione – fumata nera.
Salvini aveva ventilato di voler pescare figure “dal mondo delle professioni e dell’università”. Tra questi, “più di una donna”. In merito, occhi puntati su Annarosa Racca, presidente dell’associazione Federfarma, che ha dichiarato: “Ci stanno pesando. Vedremo le idee, le proposte e la linea. Per ora, sono una professionista”. Chiunque sarà il candidato sindaco, godrà del sostegno e dell’esperienza di
L’indecisionismo di destra sta tirando la volata a Beppe Sala che, oltre ad aumentare giorno dopo giorno il novero dei propri sostenitori, è convinto che nel panorama politico italiano ci sia spazio per una lista verde, una decisione maturata empiricamente, sull’onda green del successo di tali formazioni nel resto d’Europa e sulle direttive sulla sostenibilità del Next Generation Eu. E, proprio all’Europa e allo spirito green dei Paesi del Nord, vuole ancorare la sua idea di Milano, fatta di ciclabili e zone pedonali, nel tentativo di allontanare una volta per tutte le immagini della città congestionata dal traffico, dato che verrà incentivato il telelavoro e, soprattutto, di farne nuovamente il palco di fiere, congressi ed eventi, bruscamente interrotti con la pandemia. Già in lista Enrico Fedrighini, esponente del mondo ambientalista meneghino.
Sempre a Milano, due candidati già confermati col solo obiettivo di fare azioni di disturbo sono Gianluigi Paragone e Giorgio Goggi. Quest’ultimo si candiderà per i Socialisti, è architetto e docente del Politecnico di Milano ed ex assessore ai trasporti nelle giunte Albertini tra il 1998 e il 2006, mentre Paragone è un giornalista ex direttore de La Padania, quotidiano della Lega secessionista, poi vicedirettore di Libero, quindi fervente pentastellato, ora fondatore di Italexit che ha, pare, come unico obiettivo, l’uscita dell’Italia dalla Ue.
Chi schierano i partiti a Torino?
Per il capoluogo piemontese il centrodestra dovrebbe confermare Paolo Damilano (ne abbiamo parlato qui), mentre per conoscere il nome del candidato del centrosinistra occorrerà aspettare il 12 e il 13 giugno, data delle primarie. Si sfideranno i due del Pd Stefano Lo Russo e Enzo Lavolta, il civico Francesco Tresso e il radicale Igor Boni.
La corsa per il Campidoglio
Né le tante gaffe (non ultimo il refuso nel nome del presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi nel giorno dell’intitolazione della piazza), né gli inciampi e nemmeno le pressioni arrivate da parte del M5S che intendevano trovare un alleato sostenuto anche dai dem, hanno dissuaso la sindaca Virginia Raggi a ripresentarsi alle elezioni per ottenere un secondo mandato.
Il centrosinistra chiederà al proprio popolo di scegliere tra l’ex ministro del Tesoro del Conte 2, Roberto Gualtieri, Imma Battaglia, Giovanni Caudo, Tobia Zevi, Paolo Ciani, Stefano Fassina e Cristina Grancio.
Rischia di fare una pericolosa azione di disturbo l’ex renziano, ex Pd Carlo Calenda, sostenuto da Italia Viva.
La coalizione di centrodestra fatica a trovare il proprio uomo: incassato il gran rifiuto di Guido Bertolaso, si starebbe scegliendo tra Enrico Michetti (qui il profilo), avvocato amministrativista e tribuno radiofonico in una emittente in cui viene dato ampio spazio a voci No Vax, profilo, questo, che perplime soprattutto Forza Italia e il magistrato Simonetta Matone, sostenuta dalla Lega.
Insistenti anche le voci su Maurizio Gasparri quale candidato politico: l’esponente azzurro in questi giorni è impegnato in un “GasparriTour” (questo il nome dell’iniziativa) in giro per l’Italia che, per quanto riguarda le tappe capitoline, aveva già tutta l’aria di essere una corsa elettorale. Dai Liberisti Italiani è stato designato infine Andrea Bernaudo, già consigliere del Lazio eletto nel 2010 con la Lista Polverini.
Amministrative 2021, la partita per Napoli
Dopo Gualtieri, il centrosinistra schiererà un ex ministro del Conte 2 anche a Napoli: Gaetano Manfredi, titolare del dicastero dell’Università. Ci sono ancora alcuni dubbi sul fatto che l’avversario di centrodestra, il magistrato Catello Maresca, possa essere candidato, dato che ha servito come PM nel medesimo foro, ma ha già ottenuto l’appoggio di Matteo Salvini. Maresca però ha già fatto sapere di non volere in lista i forzisti di Luigi Cesaro. Due assessori di Luigi de Magistris in corsa e in competizione tra loro: Alessandra Clemente, ancora in giunta, indicata dallo stesso sindaco, e -dalla prima giunta dell’ex pm – Sergio D’Angelo, assessore alle Politiche sociali dal 2011 al 2013.
Chi sarà candidato a Bologna?
Altra partita chiave di queste Amministrative 2021 sarà quella per il capoluogo emiliano. Il centrosinistra schiera Matteo Lepore, assessore dem a Palazzo d’Accursio, e Isabella Conti, sindaca renziana di San Lazzaro proposta da Italia Viva, ma in corsa da indipendente.
Anche qui il centrodestra pare in alto mare. Si fanno i nomi di due imprenditori: Roberto Mugavero, delle edizioni Minerva e Fabio Battistini, proveniente dall’area cattolica già autocandidato come rappresentante della società civile.