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Chi sarà il presidente ‘pro tempore’ del Maxxi, in attesa di Croppi o Crespi
Raffaella Docimo, consigliera anziana del cda del Maxxi e candidata alle Europee con FdI, dovrebbe esercitare provvisoriamente le veci del presidente del Museo
Cosa succede al Maxxi? Dopo le dimissioni del ministro Sangiuliano a causa dell’affaire Boccia e il trasloco lampo di Alessandro Giuli sulla poltrona di via del Collegio Romano, si tratta di capire il presente e il futuro della fondazione. La soluzione pro tempore, in questa fase di traghettamento, dovrebbe essere quella di affidare a Raffaella Docimo le veci di presidente della Fondazione Maxxi. Ma le sorprese in questi giorni non mancano mai.
CHI E’ RAFFAELLA DOCIMO
Docimo – giornalista pubblicista, membro dell’associazione Amici del Maxxi dal 2016 e docente universitaria e recentemente candidata alle elezioni europee nelle liste di Fratelli d’Italia – è la consigliera anziana del Cda della Fondazione. Scrive il Corriere della Sera: “Il 7 giugno scorso sulla terrazza, affacciata sul Golfo di Napoli, di un appartamento di via Crispi, c’era anche il ministro Gennaro Sangiuliano al ricevimento organizzato per promuovere la sua discesa in campo alle Europee nella lista di Fratelli d’Italia. «Raffaella Docimo con Giorgia», la scritta sul manifesto. «Sono medico e docente universitario – si presentava in un video – Porterò avanti i valori insegnatimi da mio padre per il rispetto dei diritti e i doveri». Nonostante lo sforzo del partitoe un boom di voti a Positano, risultò la prima dei non eletti con 34 mila preferenze. Oggi la napoletana Raffaella Docimo – docente di odontoiatria pediatrica all’Università Tor Vergata di Roma – è chiamata a sostituire alla Fondazione Maxxi di Roma Alessandro Giuli che a quell’incarico fu designato proprio da Sangiuliano ed ora, dopo le dimissioni, è diventato il suo successore in via del Collegio Romano”.
IL CURRICULUM DI DOCIMO E L’IRONIA DI MARIA ROSARIA BOCCIA
Maria Rosaria Boccia non ha perso tempo e ha ironizzato su Instagram proprio sul curriculum di Raffaella Docimo. “Anche questo curriculum mi sembra idoneo alla carica…” scrive l’imprenditrice campana riferendosi a Dagospia che in un articolo intitolato Maxxi Amari, scrive: ‘Il senso della destra per la cultura: un odontoiatra al Maxxi’ in cui riporta che Docimo “è stata candidata con Fdi alle ultime europee, su chiamata di Arianna Meloni” e in cui si afferma che sarebbe stata “proprio lei a far incontrare il ministro e Boccia “in un suo evento elettorale a Napoli, nel maggio 2023”. Nella storia su Instagram l’imprenditrice di Pompei rilancia anche un articolo sulle nomine di Sangiuliano al Mic e in particolare per la Commissione “selettivi” che dovrà decidere i film da finanziare con fondi pubblici.
RAFFAELLA DOCIMO VERSO LA RINUNCIA?
In queste giornate in cui i colpi di scena sono l’unica cosa che non mancano mai, sembra che – come scrive Gabriella Cerami in un retroscena su Repubblica – Docimo sarebbe addirittura in procinto di rinunciare alla reggenza del Maxxi dopo le polemiche delle ultime ore. Ci sarebbe in corso – sottolinea il quotidiano diretto da Molinari – una moral suasion sulla consigliera che dovrebbe succedere ad interim a Giuli. A bordo campo si scalda la giornalista Emanuela Bruni, anche lei nel cda del Maxxi.
IL TOTO-NOMI PER IL PRESIDENTE DEL MAXXI
Nel frattempo negli uffici di via del Collegio Romano è già scattato il toto-nomi. Identificare una figura che abbia le caratteristiche giuste per ricoprire il ruolo di presidente della Fondazione Maxxi, lasciata scoperta dal giornalista neo ministro, non è cosa facile. Lo scenario – scrive l’Adnkronos – che si prospetta può avere due direzioni. Una è quella di proseguire sulla linea di una figura di intellettuale, come quella di Giuli. Ma c’è anche la possibilità che il ministero si orienti ora su una figura più ‘manageriale’, che lasci dunque la parte culturale al direttore artistico e punti maggiormente sull’aspetto di sviluppo economico dell’istituzione museale.
TRA I PAPABILI CI SAREBBERO UMBERTO CROPPI E ANGELO CRESPI
A quanto apprende l’Adnkronos, “sono già al vaglio in queste ore diversi curriculum di manager con esperienza. Se però si proseguirà sulla linea della figura di un ‘tecnico’, sono diversi i nomi che potrebbero essere ‘papabili’ per guidare il Maxxi. Nel gioco del toto-nomi, uno potrebbe essere quello di Umberto Croppi, ex assessore capitolino alla Cultura della Giunta Alemanno ed ex presidente della Quadriennale di Roma fino al 2023. Piace anche il direttore della Pinacoteca di Brera, Angelo Crespi, docente e manager culturale di lungo corso, al quale a quel punto si chiederebbe di trasferirsi nella Capitale”.