skip to Main Content

Cosa rischia il deputato di FdI Pozzolo?

Emanuele Pozzolo, deputato FdI, rischia  l’espulsione dal partito mentre la procura apre nei sui confronti un’indagine per lesioni aggravate

Al momento sembra non essere cambiato nulla. Il 2024 è iniziato per come avevamo lasciato il 2023, ovvero con una polemica che riguarda alcuni esponenti di Fratelli d’Italia e, in particolare, con una tragedia sfiorata a una festa di Capodanno nel biellese, alla quale partecipava anche il sottosegretario Delmastro. Un giovane è stato colpito a una gamba da un proiettile partito dalla pistola del deputato Emanuele Pozzolo di FdI. Il ferito è il genero di un uomo della scorta del sottosegretario alla Giustizia. Pozzolo sostiene di non essere stato lui a sparare e parla di un colpo accidentale.

Anche se, come riferito da Repubblica, il deputato di FdI avrebbe detto agli investigatori: “ho tirato fuori l’arma per farla vedere a quel ragazzo ed è partito un colpo”. La dinamica di quanto accaduto, quindi, ancora non è chiara e precisamente: chi ha sparato? Perché il deputato aveva con sé una pistola? Tra l’altro  il sottosegretario Delmastro non può essere di aiuto in quanto si trovava fuori il locale in quel momento.

LA POSIZIONE DI FRATELLI D’ITALIA, IPOTESI SOSPENSIONE?

La prima reazione del partito è arrivata ieri attraverso una nota ufficiale in cui da via della Scrofa hanno provato a derubricare, considerando «assurdo trasformare un incidente in un caso politico». Ma, allo stesso tempo, si è messo nero su bianco che «qualora dovessero emergere comportamenti irregolari o inadeguati da parte dell’onorevole Pozzolo, saranno presi gli opportuni provvedimenti anche da parte del partito».

In quel «provvedimenti», riferisce oggi La Stampa in un retroscena “c’è l’annuncio di una riflessione, che – così spiegano da FdI – non contemplerebbe in ogni caso l’espulsione dal gruppo, una possibilità contemplata dai regolamenti parlamentari. Quella fu ad esempio la strada scelta da Verdi e Sinistra italiana nel caso di Aboubakar Soumabere dopo il rinvio a giudizio della moglie e della suocera per le irregolarità nella gestione dei fondi destinati ai migranti”.

Secondo Tommaso Ciriaco su Repubblica se dovesse essere appurata una “leggerezza” del parlamentare, allora si valuterà nello scenario peggiore anche “la cacciata”.

POZZOLO SOTTOPOSTO AI TEST DOPO ORE DALLO SPARO

Tra l’altro lo stesso Pozzolo, si era rifiutato inizialmente di sottoporsi al test dello ‘stub’, vestiti compresi, per verificare se addosso avesse tracce di polvere da sparo. Questo sembra sia stato possibile perché il deputato avrebbe fatto ricorso, stando alle ricostruzioni, all’immunità parlamentare che, per il suo incarico istituzionale, lo protegge appunto da perquisizioni personali.

Nelle ultime ore è emerso invece che Pozzolo si è sottoposto al test dello stub la mattina del primo gennaio, ovvero ore dopo lo sparo partito dalla sua pistola. Secondo quanto riporta l’Ansa, il test è stato effettuato sia sulle mani che sugli indumenti del deputato.

LA PROCURA APRE UN FASCICOLO: POZZOLO INDAGATO PER LESIONI AGGRAVATE

La procura di Biella in ogni caso ha aperto un fascicolo nei confronti di Emanuele Pozzolo che è indagato per lesioni aggravate. Si tratta di un atto dovuto per poter compiere tutte le indagini del caso, considerato che il proprietario della pistola e il deputato anche se ha dichiarato di non essere stato lui a sparare.

Tra le ipotesi di reato in cui potrebbe incorrere c’è anche l’omesso controllo, vale a dire l’omessa custodia dell’arma. Chi non custodisce diligentemente un’arma rischia, ai sensi della legge 110/75, la condanna fino a un anno di reclusione e una sanzione di 1.032 euro.

Per questo va individuata la responsabilità di chi concretamente ha fatto esplodere il colpo, capire come la persona che ha sparato sia entrata in possesso dell’arma, e quindi se è stata consegnata da Pozzolo o sottratta, se era incustodita, e se era già carica con il colpo in canna.

AVVIATA LA PROCEDURA PER IL RITIRO DEL PORTO D’ARMI A POZZOLO

Nel frattempo la prefettura di Biella ha avviato nei confronti di Pozzolo il procedimento di revoca del porto d’armi per difesa personale. Secondo quanto apprende l’agenzia LaPresse, l’ufficio Territoriale del Governo di Biella, non appena ricevuti gli atti dai carabinieri che sono intervenuti, notificherà al deputato di Fdi, oltre all’avvio di procedimento per la revoca del titolo autorizzativo a detenere armi e a girare armato per legittima difesa, anche il divieto di detenzione armi.

La pistola da cui sarebbe partito il colpo, una North American LR22 di sua proprietà ed è regolarmente detenuta con un porto d’armi per difesa personale, è stata sequestrata.

Leggi anche: Se sulla caccia Lollobrigida stoppa Fratelli d’Italia

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top