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Chi è Gianluca Greco e a che punto è la strategia nazionale sull’IA
Il presidente dell’Aixia ha detto al Sole 24 Ore che serve un aggiornamento per la strategia nazionale
“C’è bisogno di un aggiornamento. Si è partiti da linee guida dell’Agid del 2018 sulla Pa, poi sono arrivati i due documenti strategici, l’ultimo però con orizzonte limitato al 2022-2024. Dobbiamo proiettarci oltre, tenendo conto delle novità intervenute come l’IA generativa”. Parlava così, stamani al Sole 24 Ore, Gianluca Greco, già (dal 2021) presidente dell’Aixia (Associazione Italiana x l’Intelligenza Artificiale), associazione scientifica di riferimento nel settore, fondata nel 1988 e cui afferiscono oltre 1500 professori e ricercatori di Università e centri di ricerca pubblici e privati. Ma, soprattutto, Greco è il capo del Comitato di coordinamento per la strategia nazionale sull’utilizzo dell’Intelligenza artificiale nominato dal sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti.
CHI E’ GIANLUCA GRECO, A GUIDA DEL COMITATO PER LA STRATEGIA NAZIONALE SULL’IA
Greco è anche Direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica presso Università degli Studi della Calabria e membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale (SIpEIA). Fa parte anche del comitato editoriale di numerose riviste di informatica e, in particolare, è Associate Editor della rivista Artificial Intelligence Journal.
COSA DEVE FARE L’ITALIA SULL’IA
Parlando al quotidiano confindustriale, Greco ha detto che con il Comitato sull’IA “stiamo cercando di avere un approccio molto riservato. Ma posso dire che partiamo da basi buone e punti da migliorare”. Fronte ricerca, invece, il lavoro da fare è aumentare la competitività e traferire gli stimoli a Pa e imprese per evitare di importare tecnologia e sviluppare qui le applicazioni di Ia. Alla base di questo percorso ci sono come sempre gli investimenti. Per questo, si ipotizza l’istituzione di un fondo pubblico-privato di venture capital, sotto l’egida di Cassa depositi e prestiti, per favorire la crescita delle startup innovative italiane. E, inoltre, il lancio di una Fondazione, il cui nome probabilmente sarà AI4Industry, con un budget finanziato dallo stato pari a 20 milioni di euro l’anno, rilanciando così l’istituzione del Centro per l’intelligenza artificiale di Torino pensato nel 2019.
LA STRATEGIA NAZIONALE
Come ricordato anche da Greco, il lavoro istituzionale sull’IA è cominciato nel 2018 con le linee guida dell’Agid, l’Agenzia per l’Italia Digitale istituita oltre dieci anni fa con il Governo Monti. Poi, le due strategie nazionali. Due documenti, “l’ultimo però con orizzonte limitato al 2022-2024”, ha ricordato Greco.
Nella strategia ’22-’24 ci sono ventiquattro politiche da implementare per potenziare il sistema Ia in Italia, attraverso creazione e potenziamento di competenze, ricerca, programmi di sviluppo e applicazioni.
Lo scopo del Comitato, composto da tredici esperti di comprovata competenza ed esperienza, sarà – specificava la nota di lancio – quello di analizzare l’impatto dell’intelligenza artificiale e mettere a punto il piano strategico italiano con l’obiettivo di guidare lo sviluppo di questa tecnologia in modo responsabile e inclusivo. L’Italia, anche in vista della presidenza del G7, vuole di fatto assumere un ruolo di primo piano in materia di IA e transizione tecnologica, e il Comitato di Coordinamento mira ad essere lo strumento di supporto alla elaborazione della strategia del Governo in materia.
LA COMMISSIONE SULL’INFORMAZIONE PRESIEDUTA DA PADRE BENANTI
Il comitato guidato da Greco è un organismo diverso dalla commissione per l’Informazione istituita dal sottosegretario all’Editoria Barachini. E la cui presidenza a inizio anno, dopo le polemiche meloniane su Giuliano Amato, poi dimessosi, è passata a padre Paolo Benanti, esperto di algoretica, professore della Pontificia Università Gregoriana, unico italiano membro del Comitato sull’intelligenza artificiale dell’Onu, consigliere del Papa sull’IA.
TRA 2023 E 2024: PERCHE’ IL GOVERNO PUNTA SULL’IA
Tra 2023 e 2024 il Governo Meloni, ma anche il presidente Mattarella e il Papa hanno parlato spesso di intelligenza artificiale. A dicembre l’Ue ha approvato un primo accordo per regolare l’Ia generativa.
Nel messaggio di fine anno, il presidente Mattarella ha ricordato l’importanza di “saper leggere la direzione e la rapidità dei mutamenti che stiamo vivendo. Mutamenti che possono recare effetti positivi sulle nostre vite. La tecnologia ha sempre cambiato gli assetti economici e sociali. Adesso, con l’Ia che si autoalimenta, sta generando un progresso inarrestabile. Destinato a modificare profondamente le nostre abitudini professionali, sociali, relazionali. Ci troviamo nel mezzo di quello che verrà ricordato come il grande balzo storico dell’inizio del terzo millennio. Dobbiamo fare in modo che la rivoluzione che stiamo vivendo resti umana. Cioè, iscritta dentro quella tradizione di civiltà che vede, nella persona il pilastro irrinunziabile”.
Anche il Papa, come detto, ha parlato di Ia. Nel messaggio per la LVII Giornata mondiale della pace, che cade il primo dell’anno, dedicato interamente agli scenari aperti dall’IA, ha scritto che “l’Ia diventerà sempre più importante. Le sfide che pone sono tecniche, ma anche antropologiche, educative, sociali e politiche. Promette, ad esempio, un risparmio di fatiche, una produzione più efficiente, trasporti più agevoli e mercati più dinamici, oltre a una rivoluzione nei processi di raccolta, organizzazione e verifica dei dati. Occorre essere consapevoli delle rapide trasformazioni in atto e gestirle in modo da salvaguardare i diritti umani fondamentali, rispettando le istituzioni e le leggi che promuovono lo sviluppo umano integrale. L’Ia dovrebbe essere al servizio del migliore potenziale umano e delle nostre più alte aspirazioni, non in competizione con essi.” Monito per governi e imprese.
La scorsa settimana, invece, era a Roma il fondatore di Microsoft Bill Gates, che ha incontrato Meloni e Benanti.
Il 2024, dunque, sarà l’anno in cui il nostro Paese punterà a risollevarsi e allinearsi col resto dei Paesi anche su questo fronte. Tenendo conto che l’Italia ospiterà anche il G7 (mancano poche ore all’apertura del sito ufficiale, finalmente), dove l’Ia sarà tra i temi dibattuti.