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Santanchè

La ministra Santanchè arriverà a mangiare il panettone a Natale?

In tanti scommettono che per la ministra Santanchè sia ormai questione di tempo e si pensa già ai sostituti. Per Caramanna percorso in salita

Anche se Daniela Santanchè “fosse costretta a lasciare per i problemi giudiziari delle sue agenzie, la linea è decisa: «Ci sarà un nuovo ministro del Turismo, ma niente rimpasto»”. Questo è il passaggio finale dell’articolo pubblicato il 2 ottobre sul Corriere della Sera a firma Monica Guerzoni. Il virgolettato finale, che ovviamente è attribuito ad ambienti vicini alla premier, dice tutto.

La linea è tracciata e gli aggiornamenti odierni sul fronte giudiziario non promettono bene per la ministra Santanchè, che com’è noto è indagata per bancarotta e falso in bilancio del gruppo Visibilia. Il tribunale di Milano ha ordinato un’ispezione giudiziale per l’amministrazione di ‘Visibilia editore’, i giudici civili hanno accolto la richiesta di un gruppo di soci di minoranza che hanno intentato una causa per le presunte irregolarità finanziarie.

LE QUOTAZIONI DI GIANLUCA CARAMANNA SONO IN DISCESA

Tra gli addetti ai lavori crescono sempre di più coloro che ritengono che la ministra del Turismo non arriverà a mangiare il panettone a Natale. Per questo si guarda già oltre.

La casella certamente rimarrà in quota Fratelli d’Italia. E, come avevamo scritto in tempi non sospetti, alla poltrona del Ministero di via Villa Ada guarda con grande attenzione Gianluca Caramanna, super consigliere della Santanchè e responsabile nazionale Turismo di FdI. Uomo di fiducia di Francesco Lollobrigida, da molti viene considerato il vero ministro ombra.

La strada però negli ultimi tempi sembra si sia fatta più impervia per la scalata di Caramanna. Il pasticcio e il mezzo passo falso sulla stretta sugli affitti brevi vengono addebitati principalmente a lui, artefice del fallito blitz di portare in Cdm il provvedimento sotto forma di decreto legge. Una scelta che ha creato forti malumori nella Lega, in Forza Italia e anche nella stessa FdI e tra le categorie culturalmente affini al centrodestra. Il testo dovrebbe adesso essere approvato in Consiglio dei ministri come disegno di legge, dando così possibilità al Parlamento di effettuare le modifiche prima della sua entrata in vigore.

ANCHE LA LEGA PROVERA’ A DIRE LA SUA SUL DOPO SANTANCHE’

Oltretutto nella scelta dell’eventuale prossimo ministro del Turismo, Giorgia Meloni dovrà considerare due variabili: il pressing della Lega, che cercherà quanto meno di strappare una persona gradita al Carroccio, e la resistenza del duo Santanchè-La Russa che vorrà comunque continuare ad avere presa su un ministero politicamente strategico, senza essere tagliato fuori dalle indicazioni di Meloni-Lollobrigida.

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