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Amministrative: il programma dei candidati sindaci di Barletta, Messina e Oristano

Ponte Stretto Messina

Andiamo a scoprire quali sono le proposte presenti nel programma dei candidati sindaci di Barletta, Messina e Oristano

La prossima tornata di elezioni amministrative vedrà andare alla urne tre capoluoghi di provincia del sud Barletta, Messina e Oristano. Andiamo a scoprire quali sono le proposte presenti nel programma dei candidati sindaci in corsa per la fascia tricolore.

BARLETTA: LA CONTINUITÀ DI CANNITO OPPURE LA NOVITÀ DI SOMMEGNA?

Barletta è l’unico capoluogo di provincia pugliese che andrà alle urne nel corso della prossima tornata elettorale del 12 giugno 2022. A fronteggiarsi saranno il sindaco uscente (e sfiduciato) Cosimo Cannito del centro destra e Santa Scommegna per il centrosinistra. Il programma dei candidati sindaci di Barletta non presenta molti punti in comune. Gli assi portanti del programma di Santa Sommegna “poggiano su bisogni cui dare risposte e attese da esaudire e su alcune parole chiave: esse sono riorganizzare e connettere, tutelare e riqualificare, conoscere e innovare. La candidata del centro sinistra articola il suo programma in tre maxi capitoli:

  • “Una casa comune: riorganizzare e connettere” (riorganizzazione dell’Ente comunale, sicurezza e sostegno sociale);
  • “Spazialità e paesaggio: tutelare e riqualificare” (città sostenibile, spazio urbano e verde pubblico);
  • “Una città al futuro: conoscere e innovare” (lavoro, cultura, internazionalizzazione e turismo sostenibile).

In merito alla sostenibilità la candidata Sommegna propone di “incrementare le aree pedonali urbane, favorire mobilità interna alla città attraverso il rafforzamento della rete dei mezzi pubblici, delle piste ciclabili e dei parcheggi” a cui si aggiunge l’implementazione del “Piano Mobilità Urbana Sostenibile (PUMS)” e il potenziamento “della rete delle connessioni con il mondo, a cominciare dalla necessità di ridefinire la centralità della nostra stazione FS e della rete ferroviaria con il sistema di connessione Nord-Sud e Est-Ovest Alta velocità”. Di particolare interesse il piano per il rilancio del bel parco archeologico di Canne della Battaglia “attraverso l’attività di studio dei numerosissimi reperti conservati all’interno dei depositi e la riapertura di scavi archeologici mirati, in collaborazione con le università pugliesi, in campagne estive che coinvolgano studenti e giovani ricercatori della città e del territorio, come avviene nei principali parchi archeologici pugliesi pugliesi, anche vicini, come Salapia (Margherita di Savoia), Siponto (Manfredonia), Egnazia (comune di Fasano)”.

Il programma di Cosimo Cannito parte ponendo l’accento sulla sicurezza. “Il problema della sicurezza si pone innanzitutto come problema “culturale” – si legge nel programma della coalizione del centrodestra che riconosce il problema delle baby gang –. Attenzione particolare alla prevenzione e repressione dei fenomeni di microcriminalità, a cominciare da quello delle baby “gang o comunque, dei gruppi di giovani dediti abitualmente a porre in essere condotte provocatorie e di aggressione persino fisica, nei confronti di altri loro coetanei”. La soluzione risiede, secondo Cannito, nella formazione delle forze dell’ordine e nella dotazione di strumentazione adeguata come videosorveglianza e bodycam. In materia di politiche sociali Cannito propone l’individuazione di un “Disability manager” all’interno del Comune, responsabile delle politiche per abbattere le barriere (non solo architettoniche), l’organizzazione di una “Banca del tempo” per favorire l’invecchiamento attivo, e il rinnovamento di spazi aggregativi per i più giovani. Peculiare la scelta di voler favorire l’evoluzione di Barletta “da “Smart City” in “Cognitive City” mediante la transizione digitale con sistemi di intelligenza artificiale per servizi ai cittadini, turisti ed imprese in ambito di sicurezza, connettività innovativa sul settore dell’ambiente, rifiuti, acque, infrastrutture turismo, sport, cultura”.

MESSINA: IL PROGRAMMA DEI CANDIDATI SINDACI BASILE, CROCE E DE DOMENICO

Come Palermo anche Messina è chiamata a scegliere un nuovo sindaco. Il favorito è Federico Basile, fino a poche settimane fa direttore generale del Comune, candidato “civico” di Sicilia Vera che ha ricevuto l’investitura proprio dall’ex sindaco De Luca. Basile presenta un programma diviso in tre tomi:

  • PRIMO TOMO ” Andiamo a Messina Bella e Protagonista”. Riassume la condizione dalla quale è partita la giunta De Luca.
  • SECONDO TOMO “I finanziamenti dell’amministrazione De Luca”: sintesi dei finanziamenti ottenuti dall’amministrazione De Luca;
  • TERZO TOMO “Messina protagonista del PNRR”: chiamato da Basile un tomo più tecnico, vede Messina come elemento centrale nella strategia del PNRR.

“I tomi – ha detto il candidato sindaco – sono un quadro di quello che si intende portare avanti

nel nome della continuità”. In merito alle questioni infrastrutturali Basile inserisce nel suo piano la costruzione del ponte sullo Stretto, considerato “necessario per portare la città di Messina in una condizione di normalità”, a questo si aggiunge la “riqualificazione urbanistica del Waterfront della zona nord, la Riprogettazione della piazza Unione Europea, e la rigenerazione del Parco acquatico dello Stretto “Urban Splash”.

Stando agli ultimi sondaggi di BiDiMedia gli sfidanti di Basile Maurizio Croce, del centrodestra e Franco De Domenico del campo largo della sinistra sono impegnati in un testa a testa per il secondo posto. Il programma dei candidati sindaci sfidanti si differenzia non di poco. I capitoli più corposi, nel programma del centrodestra, riguardano risanamento economico-finanziario della città dello Stretto. Croce, in ottica di promozione turistica, immagina azioni di marketing territoriale integrato, come la costituzione di un portale di e-commerce naturale, una sorta di “Amazon” dello Stretto. L’ultimo capitolo del suo piano si intitola “Creatività” che prevede “Attivazione di un laboratorio che possa dedicarsi alle idee innovative, con particolare riferimento all’attivazione di start-up ed al mondo giovanile”. In cima all’agenda di Franco De Domenico, invece, c’è la riorganizzazione amministrativa: tra le proposte, i corsi-concorsi dei “quadri intermedi” e l’adozione di un regolamento sullo smart working. Il PNRR è interpretato come una leva per lo sviluppo economico della città. Tra le idee per il rilancio del turismo c’è la “Love Me Card” e la creazione della figura di “Sindaco della notte”, capace di ascoltare “le necessità di tutti i cittadini coinvolti, residenti, giovani, imprenditori, forze dell’ordine”.

ORISTANO GREEN NEI PROGRAMMAI DI MASSIMO SANNA E EFISIO SANNA

A Oristano si sfidano a colpi di programmi i candidati sindaci Massimo Sanna e Efisio Sanna. “Oristano è mare e pianura, è montagna e collina. Il nostro paesaggio è ricco e variegato, è segnato dalla presenza del grande fiume: anche da tutta questa bellezza deve necessariamente ripartire l’economia e più in generale il benessere delle comunità di questo variegato territorio”, così scrive Massimo Sanna nel suo programma per la coalizione del centro destra. Tra le iniziative in tema ambientale Massimo Sanna propone:

  • Potenziamento Raccolta differenziata.
  • Utilizzo Energie rinnovabili e conseguente razionalizzazione consumi.
  • Organizzazione Giornate ecologiche e sensibilizzazione nelle scuole.
  • Decoro urbano, cura di angoli dimenticati e viottoli abbandonati.
  • Percorso ambientale e istituzione del parco naturalistico del fiume Tirso;
  • valorizzazione della mobilità lenta;
  • viabilità ciclopedonale tra le frazioni
  • riqualificazione di strade e marciapiedi, illuminazione pubblica con interventi atti a migliorarli.

Il candidato del centro destra pensa alla “creazione di un’offerta turistica integrata e la definizione di una strategia di comunicazione idonea alla promozione della destinazione” al fine di “attrarre nuovi turisti” e “incrementare il numero di arrivi e presenze”.

Il candidato del centro sinistra, Efisio Sanna, immagina nel suo programma una “Oristano più centrale, più giovane, più vitale, più giusta, più efficiente, più decorosa, più innovativa, attrattiva e felice, più tua”. Per avere una “Oristano + giovane” Efisio Sanna propone di relizzare un “Laboratorio Territoriale per l’Occupabilità e per l’imprenditorialità” come “centro di ricerca e punto di incontro tra scuole, realtà produttive e Università, che intercetti anche i Fondi UE/Nazionali/Regionali con l’istituzione di uno sportello rivolto alle imprese e al commercio, al fine di semplificare le pratiche burocratiche che spesso frenano le nuove attività. Un vero e pratico accompagnamento e accesso ai Bandi europei, formazione di impresa e costruzione delle competenze”. Il programma dei candidati sindaci si avvicina sui temi della sostenibilità ambientale. La “Oristano + vitale” è “una città smart e sostenibile” che risponde alla sfida dei cambiamenti climatici. “Dal punto di vista energetico e ambientale ci sarà un cambio del modello tradizionale, inefficiente e costoso dal punto di vista delle bollette che le cittadine e i cittadini, le imprese e le istituzioni devono sostenere, ma anche dal punto di vista ambientale con la creazione di una Rete di Comunità Energetiche Rinnovabili Efficienti e di Cooperative di Comunità e un Distretto Plastic – free”. Inoltre il “Comune sarà impegnato sul fronte della riduzione della CO2 del 55% entro il 2030 rispetto al 1990 (pacchetto Fit for 55% della UE) e sull’incremento minimo dell’uso delle fonti di energia rinnovabile al 40%, sempre rispetto al 1990. Oristano deve diventare una città 100% rinnovabile entro il 2050, nel rispetto del principio che “La Terra non l’abbiamo ereditata dai nostri padri e dalle nostre madri ma l’abbiamo avuta in prestito dalle nostre figlie e dai nostri figli”, per cui dobbiamo lasciare loro in dote un mondo almeno di qualità pari a quella che abbiamo avuto”.

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