skip to Main Content

Pnrr, perché il governo non si sblocca ancora su terza e quarta rata?

Pnrr Fitto

Il ministro Fitto riferisce in aula: “Abbiamo solo due impegni: inviare due richieste di pagamento entro l’anno”. Il punto sul Pnrr

“In merito alla scadenza del 30 giugno, voglio ribadire che non abbiamo delle scadenze da regolamento. Abbiamo solamente due impegni come governo, vale a dire inviare due richieste di pagamento entro l’anno”. Il ministro Ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, prova a prevenire eventuali critiche sui ritardi del Pnrr in vista della quarta rata. Nel corso dell’audizione presso le Commissioni riunite Bilancio e Politiche Ue di Camera e Senato sulla relazione al Pnrr, il ministro Fitto chiarisce subito la situazione. “Abbiamo predisposto una modifica di 10 dei 27 obiettivi della quarta rata. Se così non fosse non sarebbe stato possibile fare questa procedura perché non sarebbe stata ritenuta ammissibile e abbiamo verificato anche dalle dichiarazioni ufficiali che la Commissione europea ha preso atto positivamente di quest’azione e sta facendo una valutazione di merito”.

FITTO SUL PNRR: “INTERVENIRE SULLE CRITICITÀ”

Dopo la cabina di regia con le associazioni datoriali, che si è svolta il 18 luglio scorso, il governo va avanti con la revisione del Pnrr. “L’ obiettivo è intervenire sulle criticità e coordinare tutti gli interventi in campo”. Non si nasconde, il ministro Fitto. oltre al Piano di Ripresa e resilienza, le politiche di coesione e i fondi di sviluppo e coesione, per poter avere una visione unica tra le diverse risorse a disposizione”, ha spiegato il Ministro Fitto. “Il confronto suddiviso per singoli tavoli serve ad una maggiore definizione delle questioni relative ad ogni specifico comparto per meglio calibrare gli interventi necessari”, ha aggiunto.

COSA CHIEDE L’UE ALL’ITALIA (E A FITTO) SUL PNRR

Intanto da Bruxelles, il commissario al Bilancio, Johannes Hahn, ha chiesto al nostro paese di fare fretta e di “concentrarsi sull’attuazione” del piano, “e non impegnarsi troppo in una revisione completa” di un documento che “è stato redatto, negoziato, formalmente discusso e concordato. Più ci si distrae dall’attenzione all’implementazione, maggiore è il rischio di perdere fondi”.

TERZA RATA: TUTTI I PROBLEMI

Restando in tema di fondi il nostro paese non ha ancora ricevuto la terza rata del PNRR. A fine dicembre 2022, il Governo italiano ha trasmesso alla Commissione la richiesta di pagamento della terza rata, pari a 19 miliardi di euro, di cui 10 miliardi di sovvenzioni e 9 miliardi di prestiti, ritenendo raggiunti tutti i 55 traguardi e obiettivi previsti per il secondo semestre 2022. Nel dossier Monitoraggio dell’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza si legge che con una nota del 27 marzo 2023 il Governo ha comunicato di aver “concordato con la Commissione europea il prolungamento, fino alla fine di aprile 2023, della fase di valutazione dell’effettivo raggiungimento dei traguardi e degli obiettivi al 31 dicembre 2022, ai fini della conseguente decisione sull’erogazione della terza rata. Gli approfondimenti della Commissione europea riguardano tre misure:

  • Piani Urbani Integrati (PUI) – Inammissibilità degli interventi per il “Bosco dello Sport” di Venezia e lo “Stadio Artemio Franchi” di Firenze
  • Teleriscaldamento – Stralcio di alcuni progetti
  • Concessioni portuali – Limitazione della durata massima

LE TRE MISURE AL VAGLIO DELLA COMMISSIONE UE

La prima questione attiene alla realizzazione dei piani urbani integrati per la rigenerazione urbana nelle aree metropolitane di Venezia e Firenza. La task force della Commissione europea ha focalizzato l’attenzione sull’ammissibilità di alcuni progetti, in particolare, la Commissione ha ritenuto non eleggibili gli interventi relativi al “Bosco dello Sport” di Venezia (Più Sprint) e alla riqualificazione dello Stadio “Artemio Franchi” di Firenze (Sport e Benessere Next re-generation Firenze 2026). La seconda questione riguardava la realizzazione di investimenti per lo sviluppo di reti di teleriscaldamento efficiente e la costruzione di impianti o connessioni per il recupero di calore di scarto, a fini di risparmio energetico- ambientale. Anche in questo caso i rilievi della Commissione sono sull’ammissibilità di rilievi di alcuni interventi. Infine, l’intervento nell’ambito della Riforma delle Concessioni portuali, prevedeva l’entrata in vigore, entro il 31 dicembre 2022, del regolamento sulla nuova disciplina delle concessioni portuali. “La Commissione europea ha ritenuto necessario un ulteriore approfondimento, proponendo di fissare una durata massima di tali concessioni e con riguardo al coinvolgimento dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART)”.

L’INTEGRAZIONE DEL CAPITOLO REPOWER EU

“Abbiamo messo in campo un controllo preventivo con la Commissione”, ha aggiunto il ministro Fitto. Un controllo che, sulla scorta “dell’esperienza sulla terza rata”, dovrebbe portarre anche alla rimodulazione del Recovery plan, che dovrà essere integrato con il capitolo Repower, che varrebbe altri 7-9 miliardi di euro da utilizzare in campo energetico. “La revisione del piano – ha aggiunto il ministro – parte dal RepowerEu. Il lavoro che stiamo svolgendo, e che a breve porterà alla vostra attenzione una proposta concreta che sarà discussa anche all’interno delle commissioni e dell’Aula, pone tra le priorità: quella relativa all’infrastrutturazione, che rafforzi la rete per migliorare la capacità energetica del nostro paese; e in secondo luogo il tema dell’efficientamento energetico per imprese e famiglie”.

PNRR, QUARTA RATA: I RISULTATI DA RAGGIUNGERE

L’erogazione della quarta rata da 16 miliardi di euro (14 miliardi di prestiti e 2 miliardi di sovvenzioni) è vincolata al raggiungimento di 20 traguardi, ossia adozione di norme, conclusione di accordi, aggiudicazione di appalti, avvio sistemi informativi, e di 7 obiettivi, questi ultimi costituiscono degli indicatori misurabili. Tra le riforme realizzate o in via di realizzazione possiamo annoverare quelle in “materia di riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni, la riforma del pubblico impiego, la riforma del codice dei contratti pubblici di giustizia, dell’energia e dell’ambiente, in materia di lavoro e imprese, di misure per l’inclusione sociale e il contrasto alla povertà, di transizione digitale e innovazione”. Le difficoltà incontrate non sono poche, a iniziare da un peggioramento complessivo del quadro economico, determinata dall’inflazione. In accordo con l’Ue, il nostro paese ha operato una “revisione mirata di alcune misure”. Tutti i riardi possono essere riconducibili a quattro categorie:

  • Eventi e circostanze oggettive: aumento costi e/o scarsità materiali;
  • Eventi e circostanze oggettive: squilibrio offerta/domanda, investimenti non attrattivi, impreparazione del tessuto produttivo;
  • Difficoltà normative, amministrative e gestionali;
  • Ridefinizione degli impegni nel Council Implementing Decision (CID) e negli Operational Arrangements (OA).

Le Amministrazioni titolari hanno rilevato 118 Investimenti e Riforme affetti da almeno una delle 4 tipologie di elementi di debolezza e criticità.

LE RICHIESTE DI FITTO E DEL GOVERNO SULLA QUARTA RATA DEL PNRR

Il Governo ha formalizzato la richiesta alla Commissione europea di modificare 10 dei 27 interventi con scadenze. di target e milestone, previste nel primo semestre 2023. Gl interventi sono:

  • M1C3-20, Investimento 3.2 Sviluppo industria cinematografica – Progetto Cinecittà
  • M2C2-50, Investimento 3.2 Utilizzo dell’idrogeno in settori hard-to- abate
  • M2C2-27, Investimento 4.3 Sviluppo di infrastrutture di ricarica elettrica
  • M2C2-33, Sub- Investimento 4.4.2 Rinnovo del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni alimentati con combustibili puliti e servizio universale
  • M2C3-2, Investimento 2.1 Rafforzamento dell’Ecobonus e del Sismabonus fino al 100% per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici
  • M4C1-9, Investimento 1.1 Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia
  • M2C2-16, Investimento 3.4 Sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto ferroviario
  • M1C2-22, Investimento 4 Tecnologia satellitare ed economia spaziale
  • M5C3-8, Investimento 1.3 Interventi socio- educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore
  • M5C1-18, Investimento 1.2 Creazione di imprese femminili

I PROSSIMI PASSI

Il primo agosto ci sarà un’informativa al Parlamento sulla terza e quarta rata. Il ministro Fitto ha respinto al mittente le critiche sulla riorganizzazione della governance che, secondo i detrattori, avrebbe rubato tempo all’attuazione del Piano. “Spesso ascoltiamo la critica che si sarebbe perso tempo per organizzare la governance – ha sottolineato il ministro -. Mi permetto di sottolineare che questa considerazione non poggia su elementi fattuali”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top