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Schlein a braccetto con Conte: sta risorgendo il campo largo?

Nuova Intesa Pd-M5S

La nuova segretaria del Pd sembra voler virare verso una nuova intesa con il leader del Movimento 5 Stelle. Domani il corteo a Firenze

Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle stanno tornando a parlarsi. La vittoria di Elly Schlein contro Stefano Bonaccini nelle primarie di domenica scorsa sono state una sorpresa, per certi aspetti, ma una certezza sui nuovi equilibri tra le forze politiche nel campo del centrosinistra.

Hanno vinto i nomi forti dietro la nuova segretaria, da Dario Franceschini a Goffredo Bettini. E ha deciso di lasciare il partito, invece, Bruno Fioroni, nome forte dell’ala democristiana.

UNA NUOVA INTESA

Forse, anzi quasi sicuramente, gli scossoni sono solo agli inizi. “Io credo che sia una scossa positiva, per un cambiamento profondo e certamente questo risultato dice che c’è la voglia di un Pd molto combattivo e anche però molto innovativo, che porti tanta aria fresca”, ha detto a Policy Maker l’ex candidato alla Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino. “E penso che Elly Schlein incarni innanzitutto queste necessità. Credo che dobbiamo essere molto ottimisti perché è un messaggio molto positivo per il futuro”.

Stefano Bonaccini, vittorioso nel voto degli iscritti ma uscito inaspettatamente sconfitto da quello dei gazebo, non ha perso tempo nel dirsi a disposizione della nuova guida del Pd e già si vocifera di un suo incarico alla presidenza del partito.

Ma l’apertura di maggior spicco a Elly Schlein è arrivata dal capo politico dei 5 Stelle, Giuseppe Conte. Che alla notizia della vittoria le ha augurato buon lavoro, indirizzando l’agenda tematica del nuovo Pd verso quella grillina. L’occasione è stata quella del consiglio nazionale M5S, dove l’ex premier ha detto: “Salutiamo con favore la novità che si è verificata in casa Pd e speriamo incida davvero a fondo sulla riorganizzazione strutturale dei dem. Mi confronterò con Schlein”.

Eppure, come racconta oggi Simone Canettieri sul Foglio, i piani del partito fondato da Beppe Grillo potrebbero essere altri. In sintesi: se prima l’idea era quella di sfruttare l’assenza di chiarezza identitaria del Pd rappresentando in casa M5S la vera sinistra, adesso la virata al centro sembra essere una nuova strada percorribile. “Le analisi che Conte sta  condividendo con i big del partito pentastellato sono abbastanza nette. La Cgil? Ce l’ha presa Elly. Il terzo settore?  Pure. I giovani? Idem. Gli ecologisti? Vediamo”, scrive il quotidiano diretto da Claudio Cerasa. “Ecco perché l’avvocato del popolo sembra aver mostrato la nuova rotta: va bene il salario minimo, ma guardiamo agli artigiani, alle partite Iva, ai picccoli commercianti, a quel pezzo di mondo produttivo che ci ringrazia per il Superbonus. E così, oplà, Confindustria torna a essere un interlocutore”. E non solo.

L’OCCASIONE PER IL TERZO POLO?

Sul fronte Terzo Polo, invece, Matteo Renzi – leader di Italia Viva – ha detto oggi al Giornale che la vittoria di Schlein “politicamente per noi è il miglior risultato possibile. La sinistra si ricompatta su posizioni estremiste lasciando a noi e a Forza Italia lo spazio politico centrale”. Per poi aggiungere: “Con Elly non vedo alcuna analogia, se mai evidenti differenze. Non so se Schlein farà meglio di me. Mi auguro per lei che molto più realisticamente faccia meglio di Letta. Fare peggio di Enrico peraltro è tecnicamente quasi impossibile”.

Mentre su Conte: “Ha perso perché adesso non è più solo a rappresentare la sinistra-sinistra. E l’altra persona è una donna, più giovane, più fresca, più strutturata politicamente. Poi che Conte sia la sinistra di questo paese potrebbe far sorridere”. Per poi chiudere rilanciando il progetto del partito unico con Azione: “Sì, acceleriamo. A una condizione: che sia una cosa seria e non solo la somma di Azione e Italia viva: deve parlare a popolari, liberali, riformisti, associazionismo. Deve coinvolgere il mondo della cultura, dell’economia, dell’innovazione, non essere solo un’operazione di palazzo. È un progetto affascinante, io ci sto”.

IL SORPASSO DEL PD NEI SONDAGGI OSCURA LA NUOVA INTESA COL M5S?

Intanto, sul fronte dei sondaggi, l’effetto primarie si è già avvertito con i numeri e quindi con qualche certezza in più. Secondo la super-media Agi/YouTrend, infatti, il Pd recupera 1,3 punti percentuali a fronte di un calo dello 0,7 del M5S tornando così al secondo posto dietro FdI.

“La cosa non turba particolarmente gli equilibri complessivi, anzi FDI si rafforza leggermente (30,4%) mentre si accende la lotta per il quinto posto tra Terzo Polo e Forza Italia”, registra l’agenzia stampa.

Domani, intanto, a Firenze Conte e Schlein sfileranno insieme al corteo antifascista dopo i fatti del liceo Michelangiolo. Un’altra occasione per confondere le idee, tra un vero ritorno del campo largo a sinistra e una possibile staffetta verso il centro.

 

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