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Dopo Open AI, ecco come Microsoft vuole prendersi anche l’Europa

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Microsoft investe 15 milioni di euro in Mistral AI: l’intelligenza artificiale made in Paris. Dal governo francese fanno sapere che non sapevano nulla 

Microsoft allarga il portfolio di strumenti di intelligenza artificiale e sbarca in Europa. La big tech di Redmond ha deciso di investire 15 milioni di euro (16 milioni di dollari) nella startup francese Mistral AI. Una società che, analogamente a Open AI di cui Microsoft possiede il 49% e in cui ha recentemente investito 13 miliardi di dollari, è operativa nel settore dell’AI generativa. Questo investimento permette alla Francia di rafforzare il posizionamento strategico come punto di riferimento dello sviluppo dell’intelligenza artificiale in Europa.

COS’È MISTRAL AI

Mistral AI è una startup francese nata da meno di un anno, con sede a Station F a Parigi, e valutata già 2 miliardi di euro, in un round di finanziamento del valore di circa 400 milioni di euro. Il core business di Mistral sono i modelli linguistici di grandi dimensioni che costituiscono la base dei prodotti di intelligenza artificiale generativa. I fondatori di Mistral sono: Timothée Lacroix, 31 anni, Guillaume Lample, 32 anni e il Ceo Arthur Mensch, 30 anni. I primi due hanno lavorato a Facebokk mentra l’ultimo è un ex dipendente di DeepMind (di Google).

I DETTAGLI DELL’ACCORDO TRA MICROSOFT E MISTRAL AI

Microsoft ha mantenuto il riserbo sulla maggior parte dei dettagli dell’accordo con Mistral AI, così come fatto per l’intesa con Open AI. In ogni caso la partnership prevede l’ingresso di Microsoft con una partecipazione di minoranza al fine di permettere lo sviluppo di nuovi modelli linguistici. Invece, i modelli già prodotti da Mistral AI saranno resi disponibili sulla piattaforma Microsoft Azure AI. Inoltre l’accordo prevede l’offerta di servizi di AI alle pubbliche amministrazioni.

DA SOFTWARE OPEN SOURCE A MISTRAL LARGE

Obiettivo di Mistral Ai è rilasciare, entro il 2024, una piattaforma di Gen AI, l’investimento di Microsoft andrebbe proprio in questa direzione. Di recente Mistral ha annunciato la progettazione di un nuovo modello di intelligenza artificiale, Mistral Large, capace di competere con il modello OpenAI GPT-4 e che, diversamente da altri modelli di Mistral, non viene offerto come open source. Mistral, di recente, ha lanciato anche Le Chat, un nuovo chatbot conversazionale.

LA DIVERSIFICAZIONE CULTURALE DEI MODELLI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE

L’accordo siglato tra Microsoft e Mistral AI è finalizzato a ridurre la dipendenza del colosso statunitense da OpenAI, produttore di ChatGPT. Nuove chatbot e nuovi strumenti di intelligenza artificiale generativa potranno essere anche made in France. Diversificare la nazionalità degli strumenti di LLM e permettere di crescere a intelligenze artificiali che attingono dalle metriche della cultura europea permette di diversificare il modello di sviluppo basato sull’AI evitando pericolosi monopoli non solo economici ma anche culturali. È quello che vuole provare a fare anche Modello Italia, l’AI generativa made in Italy e progettata da iGenius.

LA FRANCIA NON SAPEVA DELL’ACCORDO TRA MISTRAL E MICROSOFT

“La Francia non era a conoscenza della partnership di Microsoft con la startup tecnologica Mistral AI”. Questo è quanto ha dichiarato a Reuters un funzionario del ministero delle Finanze, negando le insinuazioni secondo cui le pressioni francesi per regole europee più flessibili sull’intelligenza artificiale fossero state per conto del colosso tecnologico statunitense.

LA COMMISSIONE APRE UNA VERIFICA SULL’ACCORDO TRA MICROSOFT E MISTRAL

La partnership tra Microsoft e Mistral AI è finita sotto la lente d’ingrandimento dell’Ue che sta analizzando l’accordo tra le due società. La verifica fa parte della sua più ampia indagine della Commissione nel mercato dell’intelligenza artificiale generativa. Solo qualche mese fa l’esecutivo comunitario ha annunciato di aver predisposto un’indagine sulla partnership tra Microsoft e OpenAI. L’obiettivo dell’esecutivo comunitario studiare le conseguenze di queste partnership sulle dinamiche di mercato.

“Tutte le parti interessate sono invitate a condividere la loro esperienza e fornire un feedback sul livello di concorrenza nel contesto dei mondi virtuali e dell’IA generativa, e le loro intuizioni su come la legge sulla concorrenza può aiutare a garantire che questi nuovi mercati rimangano competitivi – ha scritto la commissione invitando le parti alla collaborazione -. La Commissione europea esaminerà attentamente tutti i contributi ricevuti attraverso gli inviti a presentare contributi”.

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