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Elezioni regionali, nel Lazio e in Lombardia si vota il 12 e 13 febbraio

Prossime Elezioni Regionali Lazio Lombardia

Date, candidati e tutto ciò che c’è da sapere sulle prossime elezioni. Restano da definire i weekend di voto di Friuli Venezia Giulia e Molise

Tutto pronto, o quasi, per le elezioni regionali in Lazio e Lombardia. Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato le date di voto per il prossimo 12-13 febbraio. Protagoniste il Lazio e la Lombardia con una corsa ancora da limare in termini di candidati.

VOTO NEL LAZIO E LOMBARDIA, ECCO LE DATE E GLI ORARI DELLE PROSSIME ELEZIONI

Torna il voto nella classica due giorni domenica-lunedì, dopo l’esperienza delle politiche del 25 settembre svoltesi di domenica, con urne aperte fino alle 15 nel primo giorno della settimana. In termini di candidati, e quindi di presentazione di simboli e liste, resta ancora qualche passo da fare. Lo spalmamento del voto su due giorni, tra l’altro, era stato proposto da Salvini per evitare esosi tassi di astensionismo.

In Lombardia, ad esempio, il centrodestra ha schierato Fontana dopo lo scoppio del caso Moratti, che invece verrà sostenuta dal Terzo Polo. In casa Pd, invece, la corsa ha favorito l’europarlamentare Pierfrancesco Majorino. “Le forze del centrosinistra lombardo mi hanno chiesto di essere il candidato della coalizione alla Presidenza di Regione Lombardia. Sono onorato ed emozionato”, aveva annunciato. Verrà sostenuto anche da +Europa, Verdi, Sinistra Italiana e civici. E i Cinque Stelle? Il medico e docente Vittorio Agnoletto sembra essere il più papabile. Pena un dietrofront con annesso sostegno a Majorino.

PARTITA APERTA

Nel Lazio, l’uscente Nicola Zingaretti lascerà il posto a Alessio D’Amato se il Pd dovesse vincere. L’assessore alla Sanità si troverà di fronte candidati ancora da decifrare per gli altri partiti. Come ricostruito ieri su questo giornale, l momento, il M5S sembra determinato a correre da solo per le prossime regionali del Lazio. Un’eventualità che metterebbe in serio pericolo l’esito della consultazione popolare, una divisione che favorirebbe il campo avversario. “Noi abbiamo parlato di programmi e contenuti e ci hanno risposto con un candidato che hanno blindato – ha detto Giuseppe Conte parlando di D’Amato -. Bene, se lo tengano stretto. Buona fortuna”. Dunque, una corsa in solitaria per i grillini?

Intanto, il 15 dicembre si avvicina. Quella sarà la data in cui verrà svelato il candidato del centrodestra. Segnatamente durante le celebrazioni, a Piazza del Popolo, per i primi dieci anni di vita di Fratelli d’Italia alla presenza della premier Giorgia Meloni. Chiara Colosimo, amica di lunga data della Premier e responsabile per diverse stagioni di Atreju, e Paolo Trancassini (attuale membro della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati), sono i papabili.

Due nomi politici. “Siamo in attesa – ha detto Claudio Durigon, sottosegretario del Lavoro e delle Politiche Sociali e coordinatore regionale della Lega nel Lazio -, spero che arrivi il più presto possibile”.

NEL 2023 SI VOTA ANCHE IN FRIULI VENEZIA GIULIA E MOLISE

Le date di voto sono da stabilire, invece, in Friuli Venezia Giulia e Molise. L’ipotesi resta quella del mese di maggio, con giorni ancora da decidere.

Nel frattempo, come si voterà? In Lombardia la legge prevede la scelta di 80 consiglieri, senza ballottaggio e presidente incluso. I 79 consiglieri sono eletti con voto proporzionale, un seggio va al miglior perdente tra i candidati presidenti. Il premio di maggioranza prevede, invece che almeno 44 seggi (il 55%), in caso di vittoria con meno del 40%, o 48 in caso di vittoria con più del 40%. C’è anche l’alternanza di genere: un sesso non può oltrepassare il 60% dei candidati. Infine, è prevista la doppia preferenza di genere.

Nel Lazio, invece, si eleggono 50 consiglieri con parità di genere e divieto di tre mandati.  L’80% dei seggi del Consiglio (40 consiglieri) viene assegnato proporzionalmente alle liste circoscrizionali concorrenti presentate su base provinciale. Con premio di maggioranza, le liste collegate al vincitore ottengono il 20% dei seggi restanti (cioè dieci consiglieri). C’è anche qui il voto disgiunto, non è previsto ballottaggio.

 

 

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