Prenderà il posto di Marco Tarquinio dal 5 maggio
Il quotidiano Avvenire cambia direttore. Dal 5 maggio, infatti, Marco Tarquinio lascerà la guida del giornale della Conferenza Episcopale Italiana a Marco Girardo.
MARCO TARQUINIO LASCIA LA DIREZIONE DEL GIORNALE DELLA CEI
L’addio di Tarquinio arriva dopo 14 anni alla guida.
Marco Girardo, capo redattore economico di Avvenire da 11 anni, è anche coordinatore editoriale de L’economia civile e autore di Radio InBlu dal 2006.
IL PERCHE’ DEL CAMBIO
“Secondo Libero, la linea iper-progressista di Tarquinio ha provocato l’opposizione di numerosi vescovi italiani e un calo sensibile degli abbonamenti al quotidiano da parte di numerose sedi vescovili”, ha fatto notare il giornalista Michelangelo Nasca.
“E’ l più longevo tra i direttori dei principali quotidiani italiani”, succedette a Dino Boffo – ndr -, ha ricordato correttamente Tommaso Rodano sul Fatto Quotidiano. Aggiungendo che “Tarquinio continuerà l’impegno a fianco dei movimenti pacifisti, ma nella sua redazione c’è chi non esclude ambizioni politiche, sottolineando i buoni rapporti con Giuseppe Conte e con Michele Santoro”.
Dopo 14 anni Marco #Tarquinio viene liquidato da “Avvenire” dal cardinale #Zuppi: al suo posto pronto il capo dell’Economia, #Girardo. Punita la linea progressista https://t.co/dX9f6WEdGB pic.twitter.com/9h7Vy6dYU9
— Quotidiano Libero (@Libero_official) April 23, 2023
Secondo Prima Comunicazione, “alla base del passaggio di testimone l’intenzione di potenziare il digitale. Compito per cui Girardo viene ritenuta la persona giusta. Tarquinio, in pensione, resta al quotidiano come editorialista principale”.
Tra gli altri nomi che erano circolati per la successione c’erano anche Lucia Capuzzi (oggi inviata in Sudamerica) e la caporedattrice Antonella Mariani.
LE VENDITE DI AVVENIRE
Come dettagliato dai dati Ads – ripresi tra l’altro da Charlie (newsletter de Il Post) – Avvenire “dichiara una diffusione di 98mila copie di cui però più di 80mila sono omaggi, copie promozionali o digitali abbinate agli abbonamenti cartacei, o acquistate dalla rete delle organizzazioni ecclesiastiche”.