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Italiani senza quorum: ai referendum, ormai, non partecipa più nessuno

Referendum Risultati

Tra il ’74 e il ’95 ci furono 9 referendum e solo uno non raggiunse il quorum. Dal 1997 in poi l’la situazione si è invece ribaltata. Cos’è successo?

Si parla di disaffezione alla partecipazione democratica e subito riecheggiano, nella mente, le parole che Bettino Craxi rivolse agli italiani nel 1991, invitandoli ad andare al mare piuttosto che dire la propria sul referendum sulle preferenze. La materia, inutile dirlo, appassiona e fa dibattere ancora oggi, tanto che si potrebbe dire che ha funto anche da trampolino di lancio per i 5 Stelle, almeno quelli delle origini, che promettevano di scardinare liste bloccate dettate dalle segreterie dei partiti a colpi di democrazia diretta. In quell’occasione, comunque, oltre il 60% degli italiani fece il proprio dovere civico ignorando la sirena craxiana che li invitava a correre in spiaggia. Ieri, invece, gli italiani – e persino qualche presidente di seggio – sono corsi tutti al mare.

TUTTI I REFERENDUM, COL QUORUM E NO, SVOLTI FINO A OGGI

La disaffezione degli italiani per la cosa pubblica è ben fotografata dal portale del Viminale che raccoglie tutti i risultati elettorali, Eligendo. Messe una dopo l’altra e scorse in rapida successione, le foto diventano il film diviso in due tempi (Prima e Seconda Repubblica) di un fenomeno che ha portato i referendum della Seconda Repubblica a fallire ripetutamente o quasi, mancando sempre più spesso di quorum. Sono davvero lontani i tempi in cui i nostri connazionali accorrevano in massa per esprimersi sull’abrogazione della legge Fortuna-Baslini sul divorzio: disse la sua l’87,7% degli italiani, con un testa a testa all’ultima scheda che mise in crisi la DC di Amintore Fanfani.

Altri tempi e altri partiti, si dirà. E probabilmente anche temi molto più vicini all’elettorato. C’è chi sostiene che ad aver reso più difficile il raggiungimento del quorum sia stato il continuo ricorso allo strumento del referendum. Ma i numeri sembrano smentire tale teoria. Dal 1974 al 1995 ci furono ben 9 consultazioni pubbliche, una ogni due anni (che portavano con sé una pluralità di quesiti su materie spesso diversissime) e, a eccezione del referendum su caccia e pesticidi del 1990, il quorum è stato raggiunto 8 casi.

La passione degli italiani per i referendum si è dissolta dopo il 1997 se si considera che solo quella del 2011, sulla gestione pubblica dell’acqua, raggiunse il quorum, con un’affluenza che comunque superava di poco l’asticella del 50%+1 (ovvero del 54,8% degli aventi diritto).

 

1974 – quorum raggiunto (87,7%)
1978 – quorum raggiunto (81,2%)
1981 – quorum raggiunto (79,4%)
1985 – quorum raggiunto (77,9%)
1987 – quorum raggiunto (65,1%)
1990 – quorum non raggiunto (~43,5%)
1991 – quorum raggiunto (62,5%)
1993 – quorum raggiunto (~77%)
1995 – quorum raggiunto (~57%)

1997 – quorum non raggiunto (30,2%)
1999 – quorum non raggiunto (49,6%)
2000 – quorum non raggiunto (~32%)
2003 – quorum non raggiunto (25,5%)
2005 – quorum non raggiunto (25,5%)
2009 – quorum non raggiunto (23,3%)
2011 – quorum raggiunto (54,8%)
2016 – quorum non raggiunto (31,2%)

 

 

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