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Raffaele Fitto, il ministro ‘uno e trino’ tra equilibri e malumori

Raffaele Fitto

Duemila assunzioni al Sud, il dossier del Pnrr, le elezioni pugliesi nel 2024. Ecco cosa gravita attorno a Fitto

Raffaele Fitto è senza dubbio tra i ministri maggiormente sotto i riflettori e tra i “preferiti” dalla premier Meloni. A lui è stato affidato tutto il dossier del Pnrr, una delle partite campali sulle quali si misurerà (e si sta misurando) la capacità del governo destra-centro. Fitto è anche un politico navigato, apripista di FdI al Parlamento europeo e uomo forte in Puglia.

FITTO, L’UOMO FIDATO DI MELONI PER IL PNRR

Lunedì il ministro è volato a Bruxelles per incontrare la responsabile della task force Recovery. Il governo italiano prova ad accelerare i tempi, ma servono almeno ancora tre-quattro settimane – secondo La Stampa – per incassare materialmente i 18,5 miliardi di euro della terza rata del Piano e altrettante per ottenere il via libera definitivo alle modifiche alla quarta rata.
Pesano, tra l’altro, i dubbi della Commissione europea sulla giustizia civile e il nuovo codice degli appalti. In gioco ci sono in tutto 35 miliardi di euro, ‘vitali per le casse pubbliche’ sottolinea anche Il Sole24Ore.

LE NUOVE ASSUNZIONI AL SUD: IL DECRETO

Mentre, però, l’esponente di spicco del governo è impegnato a evitare in tutti i modi una bocciatura da parte dell’Europa, ecco che spunta nella bozza del decreto Sud (al prossimo Cdm) la previsione di 2.200 assunzioni nelle amministrazioni del Mezzogiorno per rafforzare la capacità amministrativa degli enti territoriali e le funzioni del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio.
‘Traduzione – come scrive Repubblica – più di duemila assunzioni nell’orbita di Raffaele Fitto, il ministro che ha la delega alle Politiche di coesione’. “

– Leggi anche: Ministeri e dipartimenti, ecco come cambiano con il Governo Meloni

Altro che spending review” si sono lamentati alcuni ministri, riferisce sempre il quotidiano di Molinari, proprio nei giorni in cui la premier Meloni ha invitato alla responsabilità tutti gli esponenti di governo. ‘Una irritazione che trasloca velocemente dalle stanze dei capi di gabinetto a quelle dei ministri. Nel mirino – si legge ancora – finiscono gli ottimi rapporti tra il titolare del Pnrr e la presidente del Consiglio; “è il suo preferito”, aggiungono le stesse fonti’.
Fitto sembra sia stato al centro anche di una querelle nella sua Puglia. Come riporta oggi Il Foglio, in occasione dell’inaugurazione della Fiera del Levante, sabato a Bari, a rappresentare il governo ci sarà il vicepremier Salvini. Una indicazione che nasconderebbe un retroscena. ‘Nel 2011, quando Berlusconi non poté essere presente – ricorda il giornale – mandò il ministro dei rapporti con le regioni, Raffaele Fitto.

FITTO AL SUD NON E’ BEN VISTO DA EMILIANO E DECARO

E sarebbe anche quest’anno lui il delegato naturale del governo, non solo perché pugliese ma anche ministro del Sud e degli Affari europei. Ma Emiliano e Decaro, entrambi in campagna elettorale (si deciderà dopo se per europee, regione o terzo mandato) non avrebbero gradito la presenza dell’unico nemico che gli resta nello scacchiere pugliese. Del resto il governatore pm lo ha detto due giorni fa alla festa dell’Unità: “Meglio Meloni di Fitto”’.
Senza dimenticare infine il derby tutto locale e interno a Fdi, tra il ministro e il sottosegretario Gemmato sulla partita delle amministrative 2024 nelle città pugliesi. Ma questa è un’altra storia.
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