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Ora il Giappone rischia davvero di perdere le Olimpiadi

Giappone Olimpiadi

A meno di tre mesi dai Giochi, il governo del Giappone potrebbe chiudere le prefetture di Osaka e di Tokyo e dire dunque addio alle Olimpiadi…

Pur di averle ha combattuto strenuamente come un samurai. Con il sospetto, malignano alcuni, che abbia fatto magheggi sui numeri da ninja in modo rabbonirli in alcuni momenti particolarmente difficile (in effetti è il solo Paese che ha tenuto a bada il virus senza mai chiudere). Però adesso il Giappone rischia davvero di perdere le sue Olimpiadi e con esso un indotto quasi incalcolabile. Sempre per colpa del Covid e della sua insidiosa coda.

TROPPI CASI IN GIAPPONE PER OLIMPIADI SICURI?

La telefonata che il governo centrale non voleva mai sentire è arrivata 48 ore fa: la prefettura di Osaka si appresta a richiedere all’esecutivo di ripristinare lo stato di emergenza per via dell’inarrestabile aumento dei casi di Coronavirus. Una decisione che potrebbe essere seguita dall’enorme città metropolitana di Tokyo, già a partire da questa settimana, in base a quanto lasciato intendere dalla governatrice Yuriko Koike.

 

 

L’annuncio di Osaka, terzo centro urbano dell’arcipelago per numero di abitanti, dovrebbe essere ufficializzato nella giornata di martedì, ha anticipato il governatore Hirofumi Yoshimura. «Siamo in una situazione altamente critica, sia in termini di espansione dei contagi che per quel che riguarda la sofferenza delle strutture ospedaliere», ha detto Yoshimura dopo aver registrato l’ultimo record di 1.219 positività, domenica, nonostante le misure introdotte dal 5 aprile.

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A differenza del provvedimento attuale – che contempla chiusure anticipate alle 20 per bar e ristoranti, uno stato di emergenza più ampio comprenderebbe un maggior numero di attività commerciali, parchi giochi, e darebbe maggior autonomia alle autorità locali di comminare le dovute sanzioni per chi non rispetta le linee guida. Separatamente la governatrice della capitale, Koike, ha detto che la sua task force sta vagliando di avanzare una richiesta analoga.  Tokyo ha superato i 500 casi di Covid per sei giorni consecutivi, con percentuali che riguardano fasce di età sempre più giovani, e portando la somma complessiva dall’inizio della pandemia a 130.488.

MA LA CORSA DELLA FIAMMA CONTINUA

Frattanto, come si può vedere dal sito ufficiale, la medesima finzione che ha spinto gli organizzatori a lasciare inalterato il nome Tokyo 2020 per questione di merchandise nonostante le competizioni si svolgeranno nel ’21 permea anche la corsa del tedoforo. Le foto ufficiali stanno attente a inquadrare solo gli atleti, senza mascherina, evitando di soffermarsi sugli uomini dell’organizzazione, che invece indossano le protezioni e, soprattutto, evitano di evidenziare la lunare desolazione tutt’attorno al passaggio della fiaccola.

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