skip to Main Content

Giunta Fedriga: tutti i nomi in lizza

Giunta Fedriga

In Friuli-Venezia Giulia vanno in scena gli equilibri tra alleati e le indicazioni del manuale Cencelli: per la Giunta Fedriga è un gioco d’equilibri

“Non dobbiamo utilizzare il manuale Cencelli, ma dobbiamo ragionare su come costruire al meglio i prossimi cinque anni dell’amministrazione regionale”. Con queste parole Massimiliano Fedriga, il neoeletto presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, prova a spiegare quali saranno le regole che lo guideranno nella scelta della giunta regionale del Friuli. Le variabili in campo sono molteplici, dal rapporto con gli alleati di maggioranza, agli equilibri interni alla Lega, senza dimenticare l’appeal, e dunque il peso, elettorale esercitato dal Presidente.

GIUNTA FEDRIGA: VERTICI DI FEDRIGA CON LEGA, FDI E FORZA ITALIA

Nella mattinata di ieri il Presidente Fedriga ha incontrato i referenti dei partiti che compongono la sua maggioranza. A iniziare dal ministro Matteo Salvini, in Friuli in vista del ballottaggio del prossimo 16 e 17 aprile, tra il sindaco uscente di Udine, il leghista Pietro Fontanini, e lo sfidante di centrosinistra Alberto Felice De Toni, e il segretario della Lega in Friuli-Venezia Giulia, il senatore Marco Dreosto. Il Presidente Fedriga ha avuto un vertice vis à vis anche con il segretario regionale di FdI Walter Rizzetto e il ministro per i rapporti con il Parlamento, il friulano Luca Ciriani. C’è stata solo una telefonata con la sottosegretaria e coordinatrice regionale di Fi Sandra Savino.

I RISULTATI ELETTORALI: TRE ASSESSORI A LEGA, LISTA FEDRIGA E FDI, UNO A FI

Massimiliano Fedriga ha raccolto il 64,2% delle preferenze. I voti ai partiti e alle liste che l’hanno sostenuto sono stati così divisi: 19% alla Lega Fvg per Salvini Premier, il 18,1% a Fratelli d’Italia a un soffio dal 17,8% della Lista Fedriga Presidente, a seguire Forza Italia Berlusconi per Fedriga Partito Popolare Europeo con il 6,7%, infine Autonomia responsabile con il 2%. La squadra di governo dovrebbe rispecchiare queste proporzioni e vedere tre assessori alla Lista del presidente, tre alla Lega, tre a FdI e uno a Forza Italia. In tal modo la squadra sarebbe composta da nove assessori più il presidente.

I NOMI “BLINDATI” DI FORZA ITALIA E DELLA LISTA FEDRIGA PRESIDENTE

Per Forza Italia il nome sicuro è quello di Riccardo Riccardi, vicegovernatore e assessore alla Sanità uscente che dovrebbe conservare il suo posto. Lo stesso dovrebbe succedere per i uscenti in quota “Lista Fedriga Presidente”: Pierpaolo Roberti, Assessore regionale alle autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza, immigrazione, Alessia Rosolen, Assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, e Sergio Emidio Bini, Assessore regionale alle attività produttive e turismo.

IL GIOCO DI EQUILIBRI IN CASA LEGA

Gli equilibri in casa Lega per la formazione della Giunta Fedriga sono facilitati dal rapporto di amicizia che accomuna il Presidente Fedriga e Matteo Salvini. “Partendo dal presupposto che siamo una forza autonomista e che qui siamo in una regione a statuto speciale, io non ho mai messo becco sulla Giunta della Lombardia, né in quella del Lazio, quindi, la Giunta del Fvg la farà Massimiliano con i movimenti a livello locale”. Queste le parole del ministro Salvini ai giornalisti che gli chiedevano delle possibili dimissioni dei futuri assessori eletti in Consiglio regionale.

Tra questi spicca senz’altro il nome di Barbara Zilli, assessore alle finanze uscente (2.864 preferenze a Tolmezzo e 1.683 a Udine) che potrebbe essere il prossimo vicepresidente della regione. Anche il segretario della Lega in Friuli-Venezia Giulia, il senatore Marco Dreosto, ha escluso l’ipotesi che si applichi il manuale Cencelli nella ripartizione degli assessorati. “Sono ricostruzioni fatte con la calcolatrice, quindi rappresentano solo un punto di partenza – ha detto Dreosto -. Poi vanno calate nelle realtà dei fatti e in un quadro molto più ampio, tenendo conto di tutte le dinamiche.

Anche perché non esistono solo gli assessori, ma pure il vicepresidente della giunta, il presidente del Consiglio, i presidenti di commissione”. In ogni caso i nomi in ballo in “quota Lega” sono: gli uscenti Stefano Zannier (assessore alle risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna) e Sebastiano Callari (assessore al patrimonio, demanio, servizi generali e sistemi informativi), insieme alle new entry Alberto Budai e Lucia Buna.

I TRE NOMI FORTI DEI MELONIANI PIÙ LA SOPRESA MAUMAIR PER LA GIUNTA FEDRIGA

Tra i “meloniani” i nomi più accreditati sono l’ex sindaco di Rivignano Teor Mario Anzil (che dovrebbe anche fornire rappresentanza al territorio di Udine), l’uscente assessore all’ambiente Fabio Scoccimarro e Cristina Amirante, che dovrebbe rappresentare il territorio di Pordenone.

Questa terna potrebbe essere messa in discussione da altri nomi che nelle ultime ore si stanno affacciando nel dibattito tra i decisori: Alessandro Basso, Stefano Balloch e Markus Maurmair, sindaco di Valvasone Arzene. Quest’ultimo, volto nuovo e giovane, ha raccolto un gran numero di preferenze (2.683), e darebbe rappresentanza al territorio di Pordenone.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top