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Francesco Rocca batte D’Amato e Bianchi e si prende il Lazio

Candidato Rocca Presidente Regione Lazio

I primi exit poll parlano chiaro: il candidato della destra è avanti con percentuali tra il 49 e il 53% sui rivali di Pd-Terzo Polo e M5S

Francesco Rocca, salvo sorprese, sarà il prossimo presidente della Regione Lazio. I primi exit poll emersi già nei primissimi minuti dopo le 15, orario di chiusura delle urne, parlavano già chiaro. Al momento, il candidato della destra è avanti con numeri compresi tra il 49 e il 53%. Un dato analogo alla situazione lombarda.

Anche nel Lazio, affluenza fortemente al ribasso rispetto a cinque anni fa. Intanto, il decision disk Sky-YouTrend parla già di vittoria per Rocca (oltre che per Fontana).

I PRIMI EXIT POLL E I DATI SULL’AFFLUENZA

I votanti nel Lazio sono stati pari al 41,38%. Nel 2018, quando si votò solo di domenica, alle urne andarono il 66,46% dei laziali e Nicola Zingaretti fu eletto con il 32,92%. Come riporta l’Ansa, “crolla l’affluenza a Roma nelle elezioni regionali del Lazio attestandosi al 33,11%, contro il 63,11% delle precedenti regionali del 2018. Un dato record di astensionismo, anche più delle ultime elezioni comunali di Roma dell’ottobre 2021 quando al primo turno andò a votare il 48,54% e al secondo turno il 40,68% degli aventi diritto”.

Nel Lazio, da ricordare, non c’è premio di maggioranza assoluta in Consiglio regionale.

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CHI E’ FRANCESCO ROCCA, PROSSIMO PRESIDENTE DEL LAZIO

Nato a Roma il 1 settembre 1965, Francesco Rocca esce dalla Croce Rossa Italiana in qualità di Presidente nazionale e di Presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Nel suo bagaglio ci sono anni di esperienza nel volontariato, sin dai tempi dell’università, quando studiava giurisprudenza. Diventa e lavora come avvocato dal 1990 al 2003 – vive anche sotto scorta per indagini dedicate alla lotta alla mafia – per poi dedicarsi soltanto agli incarichi del mondo sociale. In Cri diventa Capo del Dipartimento delle operazioni di emergenza nel 2007. Un anno dopo, invece, diventa Commissario straordinario. E nel 2009 entra in Consiglio d’amministrazione della Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

Nel 2013 viene eletto Presidente nazionale della Cri e vice presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

Il 6 novembre 2017, all’Assemblea Generale tenutasi ad Antalya, in Turchia, viene eletto Presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, divenendo il primo italiano nella storia a ricoprire questo ruolo. A maggio 2020 viene riconfermato per la terza volta alla guida della Croce Rossa Italiana.

“Sono fortunato perché sono stato, sono e sarò per sempre un uomo della Croce Rossa. La propria essenza non si cambia, ciò che è impresso nella propria anima risuona in qualunque gesto, azione e scelta futura. Sapevate già che il mio ciclo nella Croce Rossa Italiana stava per esaurirsi. Oggi siamo giunti a quel difficile momento, per me molto doloroso”, ha aggiunto nel suo messaggio di congedo alla Croce Rossa. “Ma lo annuncio senza rimpianti, perché sapete da tempo quanto sia convinto del fatto che la nostra Associazione abbia bisogno di un ricambio, di nuove forze e nuove idee che la traghettino verso impensabili successi e traguardi futuri”.

LA CAMPAGNA ELETTORALE

A coordinare la campagna elettorale del candidato di centro destra sono stati – come raccontato dal nostro giornale – Arianna Meloni, sorella di Giorgia e moglie del ministro Francesco Lollobrigida. Per la comunicazione nel team di Rocca ha lavorato il prof. Luigi Di Gregorio, docente di Comunicazione politica alla Luiss ed esperto di campagne elettorali.

GLI SCHELETRI NELL’ARMADIO DI ROCCA, CANDIDATO VINCITORE DELLA DESTRA

Come raccontato da Policy Maker qui, aveva 19 anni Francesco Rocca quando nel 1986 venne condannato dal Tribunale di Roma per spaccio di eroina. I carabinieri stavano indagando su un giro di spaccio a Casal Palocco, tra Roma e il litorale laziale, e dopo una serie di appostamenti fermarono Francesco Rocca che disse che su richiesta di un gruppo di spacciatori nigeriani aveva trovato una acquirente per un grosso quantitativo di eroina, un 23enne romano. Rocca venne condannato a 3 anni e due mesi di reclusione, poi scontati di due mesi.

Negli anni successivi Rocca si è riscattato raggiungendo posizioni di prestigio all’interno della Croce Rossa Italiana e internazionale: è stato il primo italiano a essere presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Vicino alla destra romana, come suo portavoce alla Croce Rossa ha scelto Marcello De Angelis, giornalista, ex parlamentare e in gioventù esponente di Lotta Studentesca insieme al fratello Nazareno, detto Nanni, morto mentre era nel carcere di Rebibbia in circostanze mai del tutto chiarite (venne ritrovato impiccato ma sul suo corpo vennero rinvenute le tracce di percosse).

Adesso guiderà la Regione Lazio.

 

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