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I risultati dei ballottaggi: chi sono i 13 nuovi sindaci
Il ballottaggio delle amministrative ha decretato 13 nuovi sindaci: sette di centrosinistra, quattro di centrodestra e due civici
Si è chiuso il secondo turno delle elezioni amministrative del 12 giugno. I ballottaggi delle amministrative hanno visto tornare alle urne i candidati di Catanzaro, Alessandria, Barletta, Cuneo, Como, Frosinone, Gorizia, Lucca, Monza, Parma, Piacenza, Verona e Viterbo. Il turno di ballottaggio ha decretato l’elezione di 13 nuovi sindaci: sette di centrosinistra, quattro di centrodestra e due civici.
CATANZARO: FIORITA BANCHETTA SULLA SPACCATURA DEL CENTRO DESTRA E DIVENTA SINDACO
A Catanzaro, l’unico capoluogo di regione andato al ballottaggio, è stato ribaltato il voto del primo turno. Nicola Fiorita, candidato del centrosinistra che al primo turno si era fermato al 31,7% dei voti, si è imposto con il 58% delle preferenze. Si è fermato al 42% Valerio Donato, candidato civico, ex dem, appoggiato da FI e Lega al primo turno e al ballottaggio anche da FdI con Wanda Ferro, che al primo turno aveva ottenuto i 44% dei consensi. Sulla sconfitta di Donato ha pesato l’appoggio politico del candidato civico Antonello Talerico, sostenuto da liste di ispirazione di centrodestra e Noi con L’Italia che, dopo il primo turno, ha espresso il suo sostegno esplicito a Nicola Fiorita. “Negli ultimi giorni ho sentito la voglia di cambiamento della città – ha detto il neo sindaco Fiorita -, in totale sintonia con il nostro progetto politico”.
TOMMASI SINDACO ZEMANIANO, IL CENTRODESTRA PAGA DAZIO A TOSI
Damiano Tommasi è il nuovo sindaco di Verona. Ex calciatore ed ex presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, è riuscito a portare al centrosinistra il governo di una città da 20 anni guidata da giunte di destra. Al ballottaggio delle amministrative Tommasi è riuscito a migliorare il risultato del primo turno, quando aveva preso il 39,8% dei voti, conquistando il 53,4% dei veronesi. Federico Sboarina, che al primo turno aveva ottenuto il 32,7% delle preferenze, ha pagato la linea dura tenuta nei confronti dell’ex sindaco Flavio Tosi, al quale aveva negato l’apparentamento formale nonostante il suo bottino elettorale pesasse per il 23,9% delle preferenze. “C’è una bellezza che dobbiamo ritirare fuori, mi sono sempre piaciute le sfide difficili – ha detto il nuovo sindaco -, io ho vinto un campionato con la Roma, che ne ha vinti solo tre in cent’anni, e ho sempre pensato che nella vita bisogna essere zemianiani: attaccare, rimanendo se stessi”.
PARMA AL CENTROSINISTRA: PD PRIMO PARTITO
Quello di Parma è stato un ballottaggio pro forma. Michele Guerra, il candidato del centrosinistra senza M5S, ha stravinto con il 66% dei voti. Solo il 35% dei parmensi ha scelto l’ex sindaco Pietro Vignali del centrodestra. I risultati si erano già delineati dal primo turno quando Michele Guerra, quarant’anni, docente universitario, assessore alla Cultura uscente della Giunta Pizzarotti, aveva raccolto il 44,2% delle preferenze, contro solo il 21,2% dello sfidante. “È un grande risultato di un progetto coeso che non deluderà la città – ha detto il neosindaco -. Abbiamo costruito un campo forte, nuovo per la città: l’auspicio è che Parma possa essere un modello come lo è stato tante volte, un laboratorio politico”. Successo anche per il PD che festeggia anche come lista più votata.
BALLOTTAGGIO AMMINISTRATIVE MONZA: MALEDIZIONE SECONDO MANDATO, PILOTTO È IL NUOVO SINDACO
Sfuma l’impresa di Dario Allevi che ha provato a ottenere un secondo mandato consecutivo a Monza, in città nessun sindaco ci è mai riuscito. Il candidato del centrodestra che al primo turno era partito in vantaggio con il 47,1% dei voti, al secondo turno si è fermato al 48,79%. Il candidato del centrosinistra Paolo Pilotto, grazie al 51,21% dei voti, è il nuovo sindaco di Monza. “Negli ultimi giorni avevamo la sensazione che si sarebbe profilato un testa a testa – ha detto Pilotto – siamo partiti dall’ascolto e da lì ripartiremo per governare”.
PIACENZA: TARASCONI È IL NUOVO SINDACO CON UN CENTROSINISTRA CLASSICO
A Piacenza Katia Tarasconi del centrosinistra l’ha spuntata nel testa a testa con Patrizia Barbieri del centrodestra. Per lei il 53,46% mentre la sindaca uscente Patrizia Barbieri si ferma al 46,54% nonostante l’appoggio di tutto il centrodestra. Il primo turno si era chiuso con il 39,9% per il centrosinistra e il 37,7% per il centrodestra. Katia Tarasconi ha dalla sua il centro sinistra classico, con la sinistra Coraggiosa della vicepresidente della Regione Elly Schlein, Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda, ma senza M5S. Impensabile però la sua vittoria senza l’appoggio “esterno” dei pentastellati, invitati dal candidato Cugini a non votare a destra.
ALESSANDRIA AL CENTROSINISTRA: ABONANTE VINCE E RINGRAZIA IL CANDIDATO DI AZIONE
Il centrosinistra vince ad Alessandria, città simbolo della Lega in Piemonte e capoluogo di provincia nella quale Matteo Salvini aveva scelto di chiudere la campagna elettorale del primo turno e dei ballottaggi. Il sindaco uscente del centrodestra Gianfranco Cuttica di Revigliasco, che al primo turno aveva ottenuto il 40,2% dei voti, è stato battuto da Abonante che al ballottaggio ha raccolto il 54,41% delle preferenze. È stato decisivo il posizionamento del civico Giovanni Barosini, vice segretario regionale di Azione, che al primo turno ha raccolto il 14,6% dei consensi, e che poco prima della riapertura dei seggi aveva dato il suo endorsement ad Abonante.
BARLETTA: CANNITO SI RIPRENDE LA SUA CITTÀ AL BALLOTTAGGIO DELLE AMMINISTRATIVE
Barletta passa al centrodestra Cosino Cannito, ex sindaco sfiduciato, si è preso la sua rivincita e ha riconquistato la fascia tricolore. Il candidato del centrodestra, che aveva chiuso il primo turno con il 42,3% dei voti, ha confermato il risultato imponendosi con il 65% delle preferenze sulla candidata del centrosinistra Santa Scommegna. “Non mi aspettavo un risultato così schiacciante – ha detto il sindaco neoeletto -. I cittadini hanno saputo votare e hanno detto basta ai condizionamenti, a chi pensava di poter governare la città a proprio piacimento. Oggi Barletta è una città libera. Questa è una giornata storica, grazie ai cittadini”.
MARIO PARDINI È IL NUOVO SINDACO DI LUCCA (CHE VIRA A DESTRA)
Ribaltone a Lucca, dove termina al ballottaggio il sogno del commissario di polizia e candidato del centrosinistra Federico Raspini che al secondo si è fermato al 48,97% dei voti. Il nuovo sindaco di Lucca è Mario Pardini con il 51,03% delle preferenze, al primo turno aveva convinto solo il 34,3% dei votanti. Pardini, che già contava sull’appoggio di tutto il centrodestra compatto (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) è riuscito a rimontare anche grazie a un apparentamento con Fabio Barsanti (civico di destra, ex Casapound, sostenuto da Italexit di Paragone), con il moderato Elvio Cecchini, e all’indicazione di voto di Andrea Colombini paladino dei no green pass e di Alberto Veronesi candidato del polo civico.
A COMO VINCE IL CIVISMO: RAPINESE È IL NUOVO SINDACO
I cittadini di Como tra destra e sinistra scelgono il civismo. Il centrodestra era stato fatto fuori dalla contesa elettorale già al primo turno, al ballottaggio ci erano arrivati la candidata del centrosinistra Barbara Minghetti e il civico Alessandro Rapinese. Quest’ultimo, pur essendo partito in svantaggio, stacca di quasi 11 punti Minghetti, finisce 55,36% a 44,64 la contesa nella cittadina lacustre. “Quello che è successo a Como non ha precedenti nella storia della Repubblica”, ha detto Rapinese. Hanno pesato i voti del candidato del centrodestra Giordano Molteni che, con il 27,1% delle preferenze, si era fermato a un soffio dal ballottaggio.
BALLOTTAGGIO AMMINISTRATIVE CUNEO: PATRIZIA MANASSERO È IL NUOVO SINDACO
Patrizia Manassero è il nuovo sindaco di Cuneo. L’ex senatrice Pd e vicesindaco uscente ha conquistato il 63,31% delle preferenze. Per il suo avversario del centrodestra, l’imprenditore Franco Civallero, è invece arrivato al 36,69% dei consensi. I due candidati erano andati al ballottaggio per un soffio: Patrizia Manassero aveva raccolto il 47% delle preferenze, mentre Franco Civallero solo il 19,5%. Anche in questo caso hanno pesato i voti della candidata civica Luciana Toselli che al primo turno aveva convinto il 16,4% dei votanti.
FRONTINI CI RIPROVA E DIVENTA LA NUOVA SINDACA DI VITERBO
Successo della civica Chiara Frontini al ballottaggio delle amministrative contro la candidata del centrosinistra Alessandra Troncarelli. La candidata civica di Viterbo 2020, che nel 2018 perse al ballottaggio per una manciata di voti, domenica scorsa ha raccolto16.160 voti, pari 64,92% dei consensi, contro i 8.734 voti, pari al 35,08%, ottenuti dalla candidata del campo largo (PD e M5S) Alessandra Troncarelli. Al terzo tentativo nella sua corsa a prima cittadina, la consigliera uscente, sostenuta da sei liste tra cui IoApro assieme a ‘Rinascimento’ di Vittorio Sgarbi, ha raggiunto il suo obiettivo. Sull’esito delle elezioni ha pesato anche la scelta della vice sindaca uscente Laura Allegrini, arrivata terza al primo turno, che ha detto chiaramente che non avrebbe appoggiato Troncarelli al ballottaggio.
FROSINONE VA AL BALLOTTAGGIO DELLE AMMINISTRATIVE: SCONTRO TRA MASTRANGELI E MARZI
Completa l’opera al secondo turno il candidato del centrodestra Riccardo Mastrangeli. Arrivato al ballottaggio per un soffio, si era fermato al 49,3%, con 10794 voti ha battuto per 55,32% a 44,68% il candidato del campo largo Domenico Marzi, che si è fermato a 8719 preferenze. A giocare un brutto tiro a Marzi è stata Azione, che ha sparigliato le carte rendendo pubblica la volontà di appoggiare il candidato del centrodestra Mastrangeli e poi il coordinamento provinciale ha lasciato la libertà di voto.
GORIZIA: ZIBERNA SI CONFERMA SINDACO
Si è confermato per un secondo mandato il sindaco di centrodestra Rodolfo Ziberna. Festa fino a notte fonda per le strade a Gorizia per Ziberna che ha vinto con un rotondo 52 per cento, al primo turno aveva ha raccolto il 41,9% contro il 30,7% della sfidante del centrosinistra Laura Fasiolo.