Scadenzario fiscale 2022, le date da tenere a mente
Da gennaio 2022 per le cartelle esattoriali viene ripristinato il termine ordinario di 60 giorni dalla notifica. Le date da non perdere nel nostro scadenzario fiscale 2022
Da gennaio 2022 per le cartelle esattoriali viene ripristinato il termine ordinario di 60 giorni dalla notifica. Le date da non perdere nel nostro scadenzario fiscale 2022
Il ridisegno congiunto di aliquote/scaglioni e detrazioni di imposta consente di eliminare il picco di aliquota marginale, superiore al 60 per cento, che oggi si verifica in corrispondenza di redditi compresi tra 35.000 e 40.000 euro, a causa della rapida riduzione delle detrazioni da lavoro dipendente e del bonus Irpef in quel tratto della distribuzione. Il comparto del lavoro dipendente è quello che beneficia della riduzione di imposta media maggiore: circa 190 euro, contro i 178 euro dei pensionati (per i quali l’incidenza sul reddito risulta lievemente superiore, 1 per cento contro lo 0,9 per cento) e i 105 euro dei lavoratori autonomi. Il 20 per cento delle famiglie in condizione economica meno favorevole, che sono già sostanzialmente escluse dall’ambito di applicazione dell’Irpef a causa dell’elevato livello dei redditi minimi imponibili, non sono coinvolte dalla revisione
In complesso, i beneficiari delle tredicesime incasseranno un ammontare lordo pari a 45,7 miliardi di euro, ma bisogna fare la tara delle tasse. La CGIA al Governo: “Tagliare Irpef, non Irap”
Nella delega fiscale si prevede l’avvio di una procedura che conduca a integrare le informazioni sui fabbricati attualmente presenti nel Catasto
Confprofessioni spera si rimetta mano alla rimodulazione dell’Irpef: «I soggetti più penalizzati risultano le partite Iva, in particolare i liberi professionisti che, ad esempio, a 20mila euro di reddito pagano circa il doppio delle imposte rispetto ai dipendenti, scontando una aliquota media del 20,15% contro l’11,31%»
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