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Irpef, chi avrà più soldi in tasca a fine mese con la revisione?

Il ridisegno congiunto di aliquote/scaglioni e detrazioni di imposta consente di eliminare il picco di aliquota marginale, superiore al 60 per cento, che oggi si verifica in corrispondenza di redditi compresi tra 35.000 e 40.000 euro, a causa della rapida riduzione delle detrazioni da lavoro dipendente e del bonus Irpef in quel tratto della distribuzione. Il comparto del lavoro dipendente è quello che beneficia della riduzione di imposta media maggiore: circa 190 euro, contro i 178 euro dei pensionati (per i quali l’incidenza sul reddito risulta lievemente superiore, 1 per cento contro lo 0,9 per cento) e i 105 euro dei lavoratori autonomi. Il 20 per cento delle famiglie in condizione economica meno favorevole, che sono già sostanzialmente escluse dall’ambito di applicazione dell’Irpef a causa dell’elevato livello dei redditi minimi imponibili, non sono coinvolte dalla revisione 

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Irpef Partite Iva

Irpef, le partite Iva la vorrebbero così

Confprofessioni spera si rimetta mano alla rimodulazione dell’Irpef: «I soggetti più penalizzati risultano le partite Iva, in particolare i liberi professionisti che, ad esempio, a 20mila euro di reddito pagano circa il doppio delle imposte rispetto ai dipendenti, scontando una aliquota media del 20,15% contro l’11,31%»

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