Sovranità digitale europea: come trasformare la UE da potenza normativa a superpotenza geopolitica?
Ue, come va la consultazione sulle nuove regole per i giganti del web
Sono arrivati i primi feedback da parte di aziende, università, istituzioni e centri di ricerca come risposta alla consultazione Ue sulle nuove regole per i giganti del web
Cosa hanno detto Google, Amazon, Facebook e Apple nel processo al Congresso
Sundar Pichai (Google), Jeff Bezos (Amazon), Mark Zuckerberg (Facebook) e Tim Cook (Apple) sono stati chiamati a rispondere sotto giuramento alla commissione del Congresso che ha indagato sulle loro presunte pratiche anticoncorrenziali
Google, Amazon, Facebook e Apple a processo davanti al Congresso
A meno di 100 giorni dalle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, i CEO di Google, Amazon, Facebook e Apple (GAFA) tengono le loro audizioni di fronte al Congresso, che indaga su eventuali abusi di posizione dominante nei rispettivi settori e sull’efficacia delle leggi antitrust esistenti
Google garantisce la privacy con l’applicazione anti-COVID19, ma continua la raccolta dati sulla localizzazione
Per Google si riaccendono le polemiche sulle controverse app anti-contagio, che devono avvertirci se siamo esposti al virus e al tempo stesso proteggere la nostra privacy
Vestager vs Alexa, Siri e Google Assistant
Le autorità di regolamentazione dell’UE si apprestano ad avviare un’indagine contro Amazon, Apple e Google per presunti comportamenti anticoncorrenziali
Il Tribunale UE annulla la maxi multa ad Apple
Il Tribunale Ue ha annullato la decisione dell’antitrust di Bruxelles che chiedeva ad Apple di rimborsare all’Irlanda 13 miliardi di euro di tasse non pagate
Chi è Luca Maestri, che guiderà Apple contro la multa di 13 miliardi dell’Ue
Ci sarà il manager italiano Luca Maestri alla guida della delegazione Apple che discuterà la maxi multa imposta da Bruxelles
La scure dell’Antitrust si abbatte su Apple e Samsung
Multate per 10 e 5 milioni di euro per aggiornamenti software che hanno procurato gravi inconvenienti e/o ridotto le funzionalità di alcuni cellulari accelerandone la sostituzione da parte degli utenti
L’Antitrust ha imposto una multa di 5 milioni di euro a Samsung e 10 ad Apple per pratiche commerciali scorrette relative al rilascio di alcuni aggiornamenti del firmware dei cellulari che hanno provocato gravi disfunzioni e ridotto in modo significativo le prestazioni, in modo tale da accelerare la loro obsolescenza e il processo di sostituzione.
QUALI SONO LE PRATICHE CONTESTATE DALL’ANTITRUST
La decisione dell’Authority italiana arriva al termine di due complesse istruttorie, durante le quali l’Antitrust ha accertato che le società del gruppo Apple e del gruppo Samsung hanno realizzato pratiche commerciali scorrette (in violazione degli artt. 20, 21, 22 e 24 del Codice del Consumo) in relazione al rilascio di alcuni aggiornamenti del firmware dei cellulari. “Tali società hanno, infatti, indotto i consumatori – mediante l’insistente richiesta di effettuare il download e anche in ragione dell’asimmetria informativa esistente rispetto ai produttori – ad installare aggiornamenti su dispositivi non in grado di supportarli adeguatamente, senza fornire adeguate informazioni, né alcun mezzo di ripristino delle originarie funzionalità dei prodotti”.
COSA HA FATTO SAMSUNG
In particolare, “Samsung ha insistentemente proposto, dal maggio 2016, ai consumatori che avevano acquistato un Note 4 (immesso sul mercato nel settembre 2014) di procedere ad installare il nuovo firmware di Android denominato Marshmallow predisposto per il nuovo modello di telefono Note 7, senza informare dei gravi malfunzionamenti dovuti alle maggiori sollecitazioni dell’hardware e richiedendo, per le riparazioni fuori garanzia connesse a tali malfunzionamenti, un elevato costo di riparazione”.
COSA HA FATTO APPLE
Quanto a Apple, essa “ha insistentemente proposto, dal settembre 2016, ai possessori di vari modelli di iPhone 6 (6/6Plus e 6s/6sPlus rispettivamente immessi sul mercato nell’autunno del 2014 e 2015), di installare il nuovo sistema operativo iOS 10 sviluppato per il nuovo iPhone7, senza informare delle maggiori richieste di energia del nuovo sistema operativo e dei possibili inconvenienti – quali spegnimenti improvvisi – che tale installazione avrebbe potuto comportare. Per limitare tali problematiche, Apple ha rilasciato, nel febbraio 2017, un nuovo aggiornamento (iOS 10.2.1), senza tuttavia avvertire che la sua installazione avrebbe potuto ridurre la velocità di risposta e la funzionalità dei dispositivi. Inoltre, Apple non ha predisposto alcuna misura di assistenza per gli iPhone che avevano sperimentato problemi di funzionamento non coperti da garanzia legale, e solo nel dicembre 2017 ha previsto la possibilità di sostituire le batterie ad un prezzo scontato”. Nei confronti di Apple è stata anche accertata una seconda condotta “in violazione dell’art. 20 del Codice del Consumo in quanto la stessa, fino a dicembre 2017, non ha fornito ai consumatori adeguate informazioni circa alcune caratteristiche essenziali delle batterie al litio, quali la loro vita media e deteriorabilità, nonché circa le corrette procedure per mantenere, verificare e sostituire le batterie al fine di conservare la piena funzionalità dei dispositivi”.
LE SANZIONI RAPPRESENTANO IL MASSIMO EDITTALE
Per questi motivi, ha chiarito l’Antitrust, “alle due imprese sono state applicate sanzioni pari al massimo edittale, tenuto conto della gravità delle condotte e della dimensione dei professionisti: a Samsung 5 milioni di euro e ad Apple 10 milioni di euro (5 milioni per ciascuna delle due pratiche contestate)”. Entrambe le imprese dovranno inoltre pubblicare sulla pagina in italiano del proprio sito internet una dichiarazione rettificativa che informi della decisione dell’Autorità con il link al provvedimento di accertamento.