Varianti Covid, Italia e Francia verso un nuovo lockdown?
Le fughe in avanti dei tecnici: a Parigi il numero 1 del Cts parla già di terzo lockdown, in Italia lo paventa Walter Ricciardi. Tacciono invece i rispettivi governi
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Non c’è redenzione per l’economia italiana. Tra pandemia e chiusure i dati di gennaio saranno pessimi. E a tutto ciò si aggiunge la crisi politica
Cosa posso fare questo weekend? Posso spostarmi nella seconda casa? Chi posso vedere? Posso usare la bici? Si può andare a caccia e pesca? Tutte le risposte alle domande più frequenti sulle restrizioni Covid imposte dal Dpcm
La confusione dei Dpcm e l’incongruenza dei decreti ristori non bastano agli imprenditori della ristorazione, costretti ad accumulare debiti per garantire la qualità dei prodotti. L’intervista a Stefania Porcelli, titolare dello storico ristorante Checco er Carettiere a Trastevere, Roma
L’Italia resta divisa a colori. Zona gialla, arancione e rossa a cui si aggiunge la zona bianca (per ora solo sulla carta). Cosa cambia e cosa rimane uguale secondo l’ultimo Dpcm che proroga lo stato di emergenza fino al 30 aprile 2021
Il decreto legge 14 gennaio blocca ancora il Paese, vietando gli spostamenti tra le Regioni. Ecco cosa si potrà fare
L’ultimo Dpcm istituisce la zona bianca, un miraggio in cui la vita e le attività riprendono come prima del Covid-19. Come si entra in questa esclusiva zona e chi potrà riaprire?
Apri, chiudi, asporto sì, asporto no, Dpcm e stretta anti-movida. Tra indecisioni e le decisioni drastiche del governo Conte nei confronti dei ristoratori, è nato il movimento di “disobbedienza civile” #ioapro
Fipe: “La ristorazione italiana non ha pace: ogni volta che si avvicina la scadenza delle misure restrittive, ne vengono annunciate di nuove e si riparte da zero”
Slitta all’11 gennaio la riapertura per le superiori. Elementari e medie riaprono regolarmente il 7. Tutte le novità per il mondo della scuola
Riunione serale per varare il nuovo decreto che introdurrà la zona gialla rafforzata e prorogherà di una settimana le limitazioni delle festività natalizie
Sì a pagamenti digitali e Cashback, ma scarsa fiducia nella lotteria degli scontrini e nell’App IO. Pareri discordanti su chi dovrebbe gestire le risorse del Recovery Fund e generale consenso sul Dpcm del 3 dicembre, ma non sulle limitazioni agli spostamenti. Tutti i dati raccolti da Swg nella settimana 7-13 dicembre
Dall’8 dicembre è attivo il progetto Cashback del Governo che per ora, secondo i dati raccolti da Swg nella settimana dal 7 al 13 dicembre, ha avuto più successo tra gli uomini – in particolare nella fascia di età 55-64, laureati e con una buona condizione economica. Stesse caratteristiche che accomunano anche le persone che potrebbero aderire alla lotteria degli scontrini.
Poca fiducia, invece, verso l’App IO e ancora bassa comprensione del meccanismo di funzionamento della lotteria degli scontrini sono le principali barriere di accesso a questa iniziativa. Gli intervistati, inoltre, sono scettici sulla possibilità di riuscire a raggiungere il massimo del cashback previsto o di poter vincere uno dei premi in palio con la lotteria.
Con l’obiettivo di combattere l’evasione fiscale il Governo ha predisposto alcune misure all’interno del progetto Italia Cashless per favorire l’uso dei pagamenti digitali. E su questo la maggior parte degli intervistati ritiene che le iniziative possano funzionare.
Un altro argomento affrontato dal sondaggio ha riguardato il Recovery Fund – Next Generation Eu. Sulla gestione delle ingenti risorse che il Governo riceverà da Bruxelles emergono diffuse perplessità sulla reale capacità dell’esecutivo di adoperarle in maniera efficace. Il 37% ritiene che la gestione debba essere affidata al premier Conte, insieme a due ministri e una task force di esperti. Un altro 37% vorrebbe, invece, che venissero coinvolte anche le forze dell’opposizione.
Le preferenze degli italiani in merito agli ambiti prioritari ai quali destinare le risorse, si concentrano soprattutto sulla sanità (75%), seguita da istruzione (61%) e fisco (50%).
Sul piano fiscale il Governo mira a impiegare una parte del Recovery Fund per ridurre le tasse ai redditi tra i 40mila e 60mila euro, spiegando che sui redditi minori sono già stati operati dei tagli, ma più della metà degli intervistati (53%) è contrario. Il 38%, infatti, ritiene che sarebbe stato più corretto tagliare ulteriormente le imposte ai redditi più bassi.
Il consenso popolare al Dpcm pubblicato il 3 dicembre è in linea con il precedente: un terzo degli italiani lo giudica adeguato alla gestione dell’attuale emergenza. Resta comunque un 36% degli intervistati che ritiene le misure ancora insufficienti.
Considerando i contenuti specifici del decreto, le tematiche ritenute più discutibili riguardano soprattutto la mobilità personale (raggiungimento seconde case e spostamenti tra regioni e in alcuni giorni anche tra i comuni) e le limitazioni imposte a bar e ristoranti durante le feste.
Per quanto concerne invece la celebrazione delle funzioni religiose, le misure imposte dal Governo rappresentano un problema marginale, non particolarmente sentito nemmeno dai cattolici praticanti.
L’Italia in vista del Natale potrebbe tingersi di giallo ma con dei limiti per gli spostamenti tra Regioni, pranzi e cenoni sobri e con coprifuoco. Previsti allentamenti per negozi ma non per bar e ristoranti. La scuola è rimandata a gennaio 2021. Tutte le ipotesi e le mezze certezze sul nuovo Dpcm in arrivo giovedì 3 dicembre
Sono circa 128mila i bar, i ristoranti, le pizzerie e gli agriturismi chiusi nelle 6 regioni arancioni e rosse con una perdita di fatturato mensile di almeno 2,7 miliardi ed un drammatico effetto a valanga sull’intera filiera per il mancato acquisto di alimenti e vino
I Graffi di Damato. Arriva con lo sconto in Italia la paura dell’Europa per la pandemia
Da quando è iniziata l’emergenza sanitaria a causa del Covid-19, si sono susseguiti numerosi Dpcm, che nella sostanza hanno sostituito il Parlamento. Così la pandemia ha aggravato la crisi del procedimento legislativo in Italia. I limiti del metodo Conte nella ricerca di Nicola Lupo, Professore ordinario di Diritto pubblico e Direttore del Master in Parlamento e Politiche Pubbliche della Luiss